Scritto da: Bernardo Panzeca

La famiglia delle chiavi


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...e la casa era in vendita. Papà chiave e mamma chiave erano avanti con gli anni ed entrambi erano ahimè ossidati e con le punte tutte arrotondate.
I figli, la chiave dell'auto e la chiave della cassetta postale, erano anch'essi cresciuti e si erano formati a loro volta una famiglia.
Il primo, il figlio maggiore, dopo l'acquisto dell'auto da parte di nuovi proprietari, era entrato a far parte di un altro mazzo e lì aveva conosciuto una bella e colorata chiave, la chiave del ciclomotore. Si erano innamorati perdutamente e avevano dato alla luce una gran bella bambina. La chiave del lucchetto.
La sorella altresì, la chiave della cassetta postale, dopo che il capo condomino aveva sostituito tutte le buche delle lettere con delle nuove, si era ritrovata in un cassetto e aveva deciso di rimanerci. Era in compagnia di tante altre chiavi e si trovava bene.
Arrivò il giorno in cui la casa fu venduta e i nuovi proprietari, una giovane e allegra coppia, diedero inizio alla ristrutturazione. Nonna porta fu la prima ad andarsene e a lasciare un gran ricordo, soprattutto una grande saggezza. Arrivò anche il tempo di papà chiave e mamma chiave. Morirono assieme, dentro una pattumiera, ma abbracciati e innamorati come sempre avevano fatto.
Sugli spalti, sempre di gran corsa ad osservare imponenti e malinconici, il tempo e i suoi bravi figlioli. I secondi, i minuti e le ore.
Composto domenica 10 marzo 2013

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