Ho camminato con le scarpe rotte e a volte scalzo. Ho mangiato quando ho potuto perché non avevo un centesimo in tasca. I vestisti che indosso sono usati, ormai logori e sporchi, ma non lì disprezzo perché senza, avrei freddo sdraiato su di una panchina o sotto un sole cocente. Sono un invisibile un emarginato quelli che in molti chiamano con mille nomi diversi. Anche io ero un signore, avevo una bella casa accogliente e chiunque vi è entrava era sempre il benvenuto. Poi un giorno la vita mi ha reso quel che sono oggi: un "barbone", un "clochard". Persi il lavoro, la mia famiglia, la mia dignità, perché un lavoro alla mia età chi me lo ridava, più nessuno nonostante io abbia bussato a tutte le porte insistentemente! Adesso eccomi qua a chiedere la carità e tu che mi passi accanto, non guardarmi con aria di disprezzo e non credere mai che a te non possa accadere, perché tutto può succedere.
Composto sabato 4 gennaio 2020
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