Signore, ci hai additato nobili principi nella tua vita terrena, ma uno, cruciale, "Ama il prossimo tuo come te stesso" tutti li riassume. È il più difficile da osservare, anche se ne comprendiamo pienamente il significato, poiché essendo tutti tuoi figli tu vuoi che - come ogni buon padre - ci amiamo come fratelli. Purtroppo la natura umana è così condizionata dai nostri istinti che spesso si oppone all'osservanza di questo insegnamento a causa delle nostre paure, come la paura della fame, della malattia, della morte, che sollecitando il nostro egoismo ci impediscono di essere generosi con il prossimo.
Non ti chiediamo di cambiare questo precetto capitale, ma solo di attenuare le nostre paure e se non è possibile di essere misericordioso con le nostre debolezze.
Giuseppe Zuccarini
Composta giovedì 10 dicembre 2020
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    A Dio Onnipotente: Padre, sono trascorsi oltre 2000 anni da quando sacrificasti tuo Figlio per salvare l'umanità e circa 1400 anni da quando manifestasti la tua volontà illuminando il Profeta sulla montagna. Non pensi sia necessario un nuovo intervento per ribadire la tua presenza nell'Universo ed evitare che il Creato finisca nelle spire del maligno?
    Giuseppe Zuccarini
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      "Vergine di suprema bellezza, sublime sintesi di umano e divino, la purezza che da te promana annienta la tentazione e redime i peccati del mondo". (Ho mormorato queste parole davanti al dipinto " L' Annunciata di Palermo" di Antonello da Messina")
      Giuseppe Zuccarini
      Composta venerdì 13 novembre 2020
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