Scritta da: Elisabetta

Er compagno scompagno

Un Gatto, che faceva er socialista
solo a lo scopo d'arivà in un posto,
se stava lavoranno un pollo arosto
ne la cucina d'un capitalista.

Quanno da un finestrino su per aria
s'affacciò un antro Gatto: - Amico mio,
pensa - je disse - che ce so' pur'io
ch'appartengo a la classe proletaria!

Io che conosco bene l'idee tue
so' certo che quer pollo che te magni,
se vengo giù, sarà diviso in due:
mezzo a te, mezzo a me... Semo compagni!

- No, no: - rispose er Gatto senza core
io nun divido gnente co' nessuno:
fo er socialista quanno sto a diggiuno,
ma quanno magno so' conservatore!

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    Scritta da: Elisabetta

    Commenti

    4
    postato da , il
    Che dire......i politici di oggi mi ricordano i gatti di Trilussa. Che tristezza!
    3
    postato da scheggia52, il
    Che ridere!!!!! Meno male che si parla di polli e non di baccala'!!!
    2
    postato da , il
    antonino.......... grazie! :O)

    ooooh...... si parla di Gatti....
    un abbraccio a te
    1
    postato da , il
    Questo esempio è più che mai moderno ed attuale...
    Brava Elisabetta per la tua mirata selezione di queste splendide opere!

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