Scritta da: Davide Bidin

XI Agosto

Venere prima stella della sera
mare iracondo
nei Pontinei rantolii
gettati sulle sponde
dall'immensa
possanza selenica
e riflessi nello specchio
le gocce del cielo
cadono
come lacrime
cadono
continuamente incessantemente costantemente
cadono
senza tregua

e i poveri esseri che vedono
lo spettacolo uranico
si gettano ispirati nel mondo del sogno
anch'essi cadono
aspettando sconsolati una possibilità
di dominio sulla realtà
un desiderio solitario espresso da milioni
di creature stanche di vivere
in un universo non proprio
Atlanteo castigo
nessuno vedrà la propria richiesta
trasformarsi in atto
poiché la volontà dell'uomo
difficilmente trova compimento

e le lacrime di questo fallimento
cadono
come le stelle
cadono
come le gocce ondinee
cadono
speranza infranta
senza scopo
senza fine
senza meta
cadono
gli epitaffi son sabbia che è roccia per pochi battiti di ciglia.
Composta martedì 11 agosto 2009

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