Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
I futuri pilastri di questa nostra piccola terra
saranno le montagne che svettano nell'azzurro:
la loro voce sarà l'eterno vento che le accarezza.

I loro colori sono le nostre due splendide pupille,
sari di seta pura che avvolgono tenui il loro cuore
perché vivino per richiamarci a salire con stupore.

Sono esseri viventi come noi, forando il cielo,
abbracciando le nuvole a volte bianche o nere
che le baciano o le lavano da mattina a sera.

Alcune sono ricamate con verdi boschi e muschio,
altre hanno sempre un gran cappello bianco di neve
che come sirene incantano tutti invitandoci a salire.

La nostra montagna ha il suo ritmo di vita e di morte,
ha un cuore grande che palpita con il sangue di lava,
le sue vene sono fiumi e ruscelli che rivivono nel mare.

I veri pilastri di questo piccolo pianeta in cui sogniamo
siamo noi uomini che dalla nascita alla morte l'amiamo:
è la nostra culla e la nostra bara, la patria in cui viviamo.
Composta lunedì 31 luglio 2017

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