Nakshî-dil - lingua ricamata

Dolce Nakshî-dil,
ora siamo qui, io e te,
nel rosso tepore di una camera adolescenziale,
a consumare pensieri colorati
e a parlare a bassa voce,
toni blu, l’uno sull’altro,
come amanti segreti d’altri tempi.
Cullati da un meraviglioso erotismo sottile,
derivato più dalle passioni e dai sentimenti
che lo scaturiscono.
La tua voce mi pervade del pensiero rosa
delle parole dolci dell’eco ondulato.
Il pensiero del bacio,
preannunciato dalle tue labbra,
come petali di rosa scarlatta,
dettato dalla tua lingua ricamata,
mi imprigiona a te eternamente.

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    Riferimento:
    Poesia che dà il titolo alla mia raccolta.

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