Scritta da: Umberto Zavagno

Aprile

Ancora una festa da solo
la rabbia dentro
qualcuno entrò in quella casa
mi rese straniero
i muri
muti testimoni del mio dolore
non più i respiri e le tossi
non più mi alzavo a coprirli
il sospiro al loro rientro
l'ombra del tuo corpo
disteso nel buio accanto
niente manca di più
tutto si dissolse
io migrai lontano
non ci sono mari e monti
per cancellare un ricordo
il pensiero sempre lì
brilla sempre come un sole
gelido
allora una fuga a Vienna
una rosa
un sorriso
un amore
ma non serve
non sei tu
non ci sono loro
torno allora in altre tristi mura
sempre bianche e silenziose
il caldo di un camino
non è come accanto a te
le fiamme ardono e bruciano
e distolgono i miei pensieri.
Composta nel 2006

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