Sogno di un buio infuocato del Filippo mio dolcissimo bell'amato

Era un sogno profano
Se baciarlo fosse umano?
L'anima mia parlò o chiuse gli occhi
nel sentire la sua barbetta liscia...
Erano calde le labbra come il sole
Ne era il figlio più diretto anche al leone
Era una sola bocca quella che si formò
Respirando arcobaleni e lanciarli via con l'arco e frecce
Muovevamo come nubi il nostro cielo
Le lenzuola come zucchero su torte
E gli orizzonti le schiene sotto le dita
La notte di fuoco fu
ci respirammo come draghi verso le stelle
Ci amammo più di quanto Dio avesse chiesto agli uomini.
Composta domenica 27 maggio 2012

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