Scritta da: Andrea De Candia
Il signor Anton sapeva di ognuno che
carta da parati aveva nella sua casupola che
stipite di porta che ciocco
nel camino con che sguardi scialbi da
lumino cimiteriale andava in giro quello o quell'altro
quando mandava giù come fosse una sfoglia al formaggio
la propria vita sapeva anche quanti bottoni ancora
ciascuno aveva attaccati al cappotto quante mosche
ormai nelle tasche e quante scarpe con lo scricchio
ai piedi, però non aveva la benché minima idea
dove fosse la macelleria.
Composta giovedì 6 agosto 2015

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