Poco dopo halloween,
un tipo brutto con i passi rumorosi e pesanti,
pieno di una grigia noia e passività,
girovagando per le strade tra i viventi
calmo, sottovoce, mormorò:
"io sono un cadavere, sono un morto!"
Ma nessuna mente non si disturbava per capire
e nessun testo non lasciava indietro la sua voce.
Come se non ci fosse, ma lasciava
delle pedate nere, di note e di morte.
Camminando sulle stesse strade strette
chi l'ho incontra, come me, lo sente.
Ma tutti lo ignorano, andando avanti,
camminando per i fatti loro, indifferenti arroganti.
In questo periodo dell'autunno
è facile incontrare come lui, qualcuno...
appaiano alcuni sguardi fissi
che riescono a fermarti,
ma sempre si va avanti.
Soltanto apparentemente come prima
perché i tuoi occhi
hanno assorbito almeno un raggio
dall'essenza dell'esistenza
nascosta e misteriosa
che giace nell'orbita come una tomba
aperta di un Dio invisibile
che li permette di girovagare
sulla terra fra i viventi,
sui resti di zucche dove,
se aguzzi bene la vista,
vedi lontano la fiammella
e senti il profumo della cera
gialla, fluorescente oppure nera.
Ma quella luce non è per guidarli
nel loro mondo. È solo per scherzare.
Composta lunedì 21 ottobre 2019

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