Filastrocche


Scritta da: martymina96
in Poesie (Filastrocche)

Il Natale...

Il Natale tante cose può significare:
per i più piccoli regali di Babbo Natale,
decorazioni d'oro e alberi luccicanti,
che in tutte le case sonveramente tanti;
per i più grandi è stare in famiglia, tutti uniti
per festeggiare con torte e canditi.
Una cosa è certa: è per amare
e stando tutti insieme va via tutto il male,
che si trasforma in pace e bontà
per ognuno di noi, che poi molto seguirà!
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    Scritta da: Fiorella Cappelli
    in Poesie (Filastrocche)

    Quadretto di Natale

    Una bimba, con la gonna
    gioca a palla con la renna
    e curioso il fratellino
    sta sbirciando nel camino

    il papà più alto e snello
    sta segando l'alberello
    in cucina è un pentolone
    dove bolle un bel cappone

    ecco un suon di ciaramelle
    e la mamma fa frittelle
    poi la neve scende mesta...
    si prepara la gran festa

    e nel giorno più speciale
    si festeggia un bel Natale
    un augurio a tutti quanti
    agli umani e pure ai santi!
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      Scritta da: Di Iorio
      in Poesie (Filastrocche)

      A mio figlio

      Costruirò per te un ponte
      per raggiunger la collina.
      Punti il dito: "È lì la vedi?"
      ma non è così vicina.

      Lo attraverserai correndo
      come solo tu sai fare,
      hai una voglia smisurata
      di giocare ad esplorare.

      Ma le strade si percorron
      sia ad andare che a venire
      e di certo un po' di gente
      fin quassù vorrà salire.

      Passerà ogni persona,
      di qualunque religione,
      stato, isola, nazione,
      purché sia di pasta buona.

      Dovrà essere gentile
      e parlare a voce bassa,
      ché per essere sentiti
      non occorre una grancassa.

      Sarà semplice e armoniosa
      come Dio creò la terra
      ignorando (proprio Lui? )
      che finiva tutto in guerra.

      Sarà forte e generosa
      e comunque non fa niente
      perché qui da te, si sappia
      a nessuno è tolto un dente.

      Troverà tanto buon cuore
      e bellezza e fantasia.
      Dalle parti tue è così,
      non incontri una bugia.

      Ho dei dubbi, tuttavia,
      su quel ponte e sono tanti
      che a percorrerlo a venire
      non si mettano briganti!

      Per fugar ogni mio cruccio
      e levarmelo di mente
      forse è meglio levatoio
      e guardar bene la gente.

      Sali e scendi e con le funi
      di un acciaio ben temprato
      perché, figlio mio, non sai
      quanto il mondo sia malato.

      Sarà poi una buona idea
      o piuttosto un'ossessione?
      Di proteggerti da tutto
      cerco sempre e non so come.
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        Scritta da: Jean-Paul Malfatti
        in Poesie (Filastrocche)

        Bianconeve senza nani

        Sono giovane, sono in gamba;
        amo la vita e la vita mi ama.
        Sono sensibile, sono fragile;
        molto carino e molto amabile.

        Sono un poeta, un sognatore;
        all'Amicizia, do molto valore.
        Sono un Bianconeve senza nani;
        il principe, però, l'ho da anni.

        Non è azzurro, non ha cavallo;
        ma lo amo tanto, ed amo amarlo.
        Non è favola né gioco di ruolo;
        si chiama Rick, ed io Gianpaolo.

        P.s.:

        Ai miei nemici (spero non tanti);
        ecco qua le due righe mancanti:
        Sono buono, non sono scemo;
        amo la mela, ma senza veleno!
        Composta lunedì 16 febbraio 2009
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          in Poesie (Filastrocche)
          Tutti i ripetenti della classe Terza D
          stan studiando il sillabario
          ripassando l'A B C.
          Entra il professore
          con gli occhiali e il cravatton...
          ahi ahi ahi con quel registro
          ci sarà interrogazion!

          "Signorina Maccabei
          venga fuori dica lei
          dove sono i Pirenei?"
          "Professore io non lo so, lo dica lei"

          "E sentiamo Mancinelli,
          il mio re degli asinelli,
          dove sono i Dardanelli?"
          "Professore io non lo so, lo dica lei"

          Dal cortile che confina con l'università
          salta fuori una gallina che una domanda fa:
          "Coccoroccoccò sentiamo un po'

          Professore per favore
          mi vuol dir se è nato prima
          l'uovo oppure la gallina?"
          Che figura il professore non lo sa

          "Signorina Maccabei
          venga fuori dica lei
          dove sono i Pirenei?"
          "Professore io non lo so, lo dica lei"

          "E sentiamo Mancinelli,
          il mio re degli asinelli,
          dove sono i Dardanelli?"
          "Professore io non lo so, lo dica lei"

          Dal cortile che confina con l'università
          salta fuori una gallina che una domanda fa:
          "Coccoroccoccò sentiamo un po'

          Professore per favore
          mi vuol dir se è nato prima
          l'uovo oppure la gallina?"
          Che figura il professore non lo sa!
          Che figura il professore non lo sa!
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            Scritta da: Fiorella Cappelli
            in Poesie (Filastrocche)

            Un Cappuccio da Favola!

            Cammina nel bosco, spedita e sicura
            allegra, cantando e senza paura
            da sotto il cappuccio e stampato sul viso...
            rivela un dolce, largo sorriso!

            Aggira cespugli, salta un bel fosso
            la piccola, astuta, Cappuccetto Rosso!
            Ha occhi scuri e l'aria furbetta
            la nonna l'aspetta nella vecchia casetta

            incontrerà il lupo, nel bosco, è sicuro...
            e non ci sarà a proteggerla un muro!
            Falso e cortese, bugiardo... è palese
            per Cappuccetto saranno sorprese!

            Ma la storia voi già conoscete...
            non starò qui a narrar, già che sapete
            il lupo, la nonna, il cacciatore...
            il lieto fine nel vostro cuore.

            È del cappuccio che io voglio parlare
            siate ora attenti, ad ascoltare
            che quel copricapo colore del fuoco
            portò a lei fortuna e neanche a dir poco!

            Perché fu il cappuccio, lasciatemi osare
            che il cacciator, nella selva, vide spuntare
            nel verde, quel rosso... era un raggio di sole
            lui seguì quella luce, dal distinto colore...

            di panno lence, mantella incorporata
            fattura splendente, da mani di fata
            e la mamma che lo aveva messo su quel visetto tondo
            creò così una favola... famosa in tutto il mondo!
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              Scritta da: Cinzia Coppola
              in Poesie (Filastrocche)

              Notte fonda

              Era una notte di pioggia a catinelle,
              andavo in giro con le mie sorelle,
              quando ad un tratto vidi un gatto nero,
              ci spaventammo, ma per davvero!
              Girovagando a notte fonda,
              vidi una bionda con una Honda,
              che rigonfiava una gomma con la pompa,
              andammo li per darle una mano,
              ma c'era gia l'amico nano.
              Ma questa storia non ha un significato;
              è come buttare il vino nel bucato,
              è come dire grazie al muro,
              ma che è carina questo è sicuro.
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Filastrocche)

                Sono principessa

                Voglio essere principessa,
                ed aspetto il mio principe azzurro
                ho buttato messaggio e bottiglia
                poi qualcuno lo leggerà.
                Ora aspetto qui sulla spiaggia,
                la mia casa è vicino al mare
                ogni tanto sento bussare spero sempre e lo faccio entrare.
                È passato un pescatore
                era bello e abbiam fatto l'amore
                sotto il cielo, sotto le stelle: vuoi sposarmi? Ho detto di no.
                Io aspetto il mio principe azzurro
                so che un giorno da qui passerà
                sul suo cavallo bianco, principessa mi farà.
                Ha bussato un marinaio
                sceso appena dalla nave
                a lui anche ho dato la chiave ogni volta che vuole son quà.
                L'ho amato con tutto l'ardore,
                sotto il sole abbiam fatto l'amore,
                mi ha chiesto: vuoi essere mia, anche a lui ho detto di no.
                Aspetto il mio principe azzurro,
                so che un giorno da qui passerà
                sul suo cavallo bianco principessa mi farà.
                Son passati ormai tanti anni,
                principessa io vengo chiamata,
                senza corona e dignità
                non mi chiede nessuno più in sposa
                ed il principe non passa di quà,
                poco importa, sapete una cosa?
                Principessa lo sono già.
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                  Scritta da: Hannah Weith
                  in Poesie (Filastrocche)
                  C'erano una volta tre fratelli, il fuoco, l'acqua e la fiducia, erano molto uniti tra loro, non si lasciavano mai, sempre insieme, ma venne un giorno in cui si dovettero separare. Molto tristi tutti e tre, pensarono di lasciarsi un segno dietro, in modo che gli altri potessero ritrovarlo con facilità. Il fuoco disse: ovunque nel mondo vedrete del fumo e fiamme, li ci sarò io; l'acqua: non mi perderete mai, io sono ovunque, nell'aria, nella terra, nel mare e in cielo, nei fiumi e nei ruscelli...

                  Ma l'ultimo dei tre fratelli non parlava, se ne stava in silenzio senza fiatare, allora gli altri due gli chiesero: e tu fiducia, come facciamo a ritrovarti?

                  E la fiducia rispose: dovete stare attenti con me, perché se ci separiamo, se mi perdete, non mi ritroverete mai più.
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