Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Dolore
Anima infranta,
pezzi di vita.
Come lamina di cristallo
spezzato
un sogno.
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Anima infranta,
pezzi di vita.
Come lamina di cristallo
spezzato
un sogno.
Domani mi sveglierò
sarà fine di un sogno
in un risveglio d'amore;
amore al mio fianco
sorsi di te berrò,
scivoleranno mani
a scolpir passioni,
veri odori e sapori
sensi a scandire il tempo,
tempo caldo di pelle.
Poi fresco ancora tempo
semplici passi uniti
mangiando vita,
attendendo:
labbra per berci,
mani per coglierci,
pelle per sentirci.
Nuovi giorni veri
sotto un cielo
dentro il mondo
con amore!
Come al solito:
alba di piombo!
Stacco pezzi di cielo,
grigi,
per avere l'antico azzurro.
Ma il cielo,
su questa linea,
ha sepolto l'antico colore.
Cambierà questa linea?
Dov'è il futuro che mi fu promesso?
Una stella,
la notte che nacqui,
mi raccontò di dolci certezze.
Guidato dalla speranza
ho traversato il tempo
passando tra rovi e ginepri.
Ora,
carezzando l'anima,
alzo mani rosse,
mani tremanti.
Guidato dalla speranza
ho traversato il tempo
contro la tempesta e il mare alto.
Ora,
carezzando l'anima,
alzo mani umide di sale,
mani tremanti.
Guidato dalla disperazione
ho traversato il tempo...
Ora,
piccolo laghetto grigio
riflette l'immagine dell'anima mia:
cicatrici nere,
volto grigio, segnato dal sale,
occhi stanchi.
Piccolo laghetto,
tranquilla pace,
in te immergo l'anima:
si scioglierà il sale,
si laveranno le ferite,
si calmerà il dolore.
Poi potrò ricominciare il passo...
Tutti i sogni cadono.
Cristalli d'anima infranti
tagliano il cuore
e di dolore scoppia,
i suoi sussulti alla gola
scivolano sul viso
dagli occhi salati,
persi nel tempo,
assenti dallo spazio,
assenti dalla volontà,
vuoti di senso.
Vuoto d'amore
t'ha segnato il mondo.
Quando dal viso
la crosta di sale cadrà,
quando dal cuore
i cocci usciranno,
allora sarà pelle nuova,
rimarginato cuore,
nuove stelle...
Dialogo con te che non ci sei,
immerso in vecchi odori che non ho più,
ascoltando suoni che solo l'anima sente.
La via a te è ormai lontana
ombra antica, ingiallita.
Gioco a parlare al tuo ricordo;
ombre negli occhi chiusi:
movenze e nostri affetti,
ombre di te nell'anima.
Risento parole sempre nuove,
ti rispondo come sentissi te.
Ombra d'emozione tu senta.
Quanta strada davanti a me!
Vorrei si riempisse di te.
Tendo le mani a prender le tue,
Se le prenderai saremo passione,
qualche dolore.
Quanta strada davanti a noi,
fino alla fine d'un amore
che voglio sia mai.
Vorrei sentire il tuo corpo
sciogliersi in me
e il mio fondersi in te.
Noi uno:
nello stesso mondo,
sentendo lo stesso suono,
mangiando la stessa aria,
bevendo acqua da una sola bocca,
vedendo lo stesso cielo...
Almeno per un istante...
Non parlarmi adesso...
Ora sento le stelle e la Luna,
ora anima coglie bianca luce.
Non hai parlato...
Ieri sentivo pioggia e silenzio,
ieri anima annegava nel dolore.
Non hai suonato...
Quando morivo seduto sul fango,
quando respiravo sapore di brina.
Non suonare adesso...
Già danzo nel candore del nuovo cielo,
già danzo nel sapore di rugiada...
Sopra l'albero di cristallo
da te sorge la Luna,
dietro me tramonterà.
Sotto l'albero di cristallo:
Tra le mie dita,
strisce di notte,
i tuoi capelli di corvo.
Ai miei occhi,
volto nella Luna,
il tuo profilo di latte.
Muove il tempo,
muove la Luna,
muove il tuo sguardo
ancora a me muto.
Muove il tempo,
muove la Luna dietro me,
gira il tuo sguardo, ghiaccio,
nel mio silente.
Finito il tempo,
ultimo raggio di Luna
immobile sulle tue labbra scure,
leggere, schiuse a me...
Le bacerò...
Come sono dolci e fredde...
Ultimo amore ti abbraccerò...
Addio Luna!