Le migliori poesie di Paul Mehis

Nato mercoledì 9 gennaio 1974 a Monza (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Paul Mehis

Social network

Ma come può essere sociale?

Come è possibile non poter cogliere
la profondità
di uno sguardo,
il colore
degli occhi.
Le parole trasparenti di
un'espressione

Come è possibile rinunciare
alla pelle...
al profumo inebriante
della gioia,
al puzzo
della rabbia
all'odore nauseante
delle lacrime.

Come è possibile rinunciare
alla saggezza
delle rughe,
alla freschezza
di gote arrossate,
alla spontaneità
delle risate.

Tutte le volte che ammiro questo specchio sul mondo,
mi sento estremamente asociale.
Paul Mehis
Composta sabato 25 luglio 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Paul Mehis
    Tornerò nella mia nebbia, al ghiaccio della mia odiosamente amata metropoli.
    Farò quello che ritieni giusto!
    Però,
    non chiedermi mai:
    Di cancellare i tuoi occhi, quasi neri,
    come la notte...
    Di non sorridere pensando ai tuoi sorrisi!
    Di scordare il sole che illumina il tuo viso...
    Di dimenticare la penombra che ti dona grazia,
    mentre ti mordi le labbra...
    Di non desiderare ripassare infinitamente le mie dita tra i tuoi capelli...
    Di non sognare tutto quello che sarebbe potuto essere...
    Di fingere che Tutto sia Nulla!

    Perché non mi è concesso farlo!
    Perché non posso farlo!
    Perché non voglio farlo!
    Paul Mehis
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Paul Mehis

      Carne rancida

      Come posso fare ancora l'amore,
      quando
      se penso all'amore

      Rivedo i suoi occhi,
      ormai lontani,
      celarsi dietro alle palpebre come per eterna ingenuità.

      Risento i suoi gemiti sbocciare dalle labbra,
      ormai lontane,
      come scorrere di un fiume senza fine.

      Riprovo il brivido dei suoi abbracci,
      ormai lontani,
      come morsi che straziano la carne di piacere

      Rivivo l'attimo,
      ormai lontano,
      di un tuono che illumina l'oscurità.

      Come posso far ancora l'amore,
      quando
      il mio corpo è indissolubilmente legato alla mia anima,
      ormai lontana...

      Come amare ancora se l'odio non ha percorso il mio cammino?
      Paul Mehis
      Composta venerdì 26 giugno 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Paul Mehis

        Prigione di lacrime

        Entrai nelle tue tetre notti senza luna...
        Ansioso di potertele rubare!
        Dilaniandole!
        Strappandole!
        Riducendole in brandelli!
        Digerendole e defecandole!
        Ma divennero una parte di me,
        divenni una parte di loro...
        ... Ed alcune notti,
        vanno solo vomitate dalla storia,
        insieme al volto,
        di chi non è riuscito a cancellartele...

        Ma bruceranno!
        Irradiate dall'Amore di una sincera nuova Luna,
        frantumando ogni sbarra salina che imprigiona il tuo cuore.
        Paul Mehis
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Paul Mehis

          Notte insonne

          Grazie!
          ... Alla mano che mi accompagnò
          in quell'infinito dedalo di parole.
          Mi persi in ogni vicolo, mi ritrovai ad ogni incrocio.

          Inciderò sui muri simboli
          che pronunciati suoneranno come trombe di un castello di sabbia infantile
          tanto confusi per l'osservatore...
          quanto sinceri per l'ubriaco.
          Finche l'onda non si riprenderà la mia illusione
          che tornerà gioiosa ogni volta che appoggerò la testa sul guanciale
          o leverò lo sguardo verso il cielo stellato.

          La fortezza dorata custodita nei miei sogni
          all'alba sarà come fosforescenza di una lucciola
          nascosta dalla radiosità del sole
          ma visibile in ogni attimo di oscurità
          come faro per un eterno viaggio.
          Paul Mehis
          Composta lunedì 25 maggio 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Paul Mehis

            Sul fiume

            Seduto nel silenzio
            ad ascoltare
            le mille voci
            dei colori della terra.
            Forse,
            ad aspettar risposte,
            soffocate puntualmente dalla modestia del mio essere.

            Una lucertola marmorea
            irradiata dal sole
            mi osserva
            sogghignando,
            per tutte le mie domande
            che lei non si è mai posta...

            ... le basta il calore del giorno.
            Paul Mehis
            Composta martedì 11 agosto 2009
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Paul Mehis

              Oscura Vittoria

              Le tenebre ingoiarono gli occhi!
              Luce della vermiglia luna
              rischiarava tronchi ormai morenti,
              come patiboli per l'impiccagione.
              Le poche gemme rimaste,
              dall'aspetto di vita soffocata.

              Il vento inneggiava,
              con voce infernale:
              Trionfo!
              Vittoria!

              Annegò le fauci scarne
              su morbide labbra di more.
              Un ultimo freddo brindisi...
              con coppa marmorea di linfa coagulata.
              Un ultimo abbraccio d'amore...
              per ciò che era già,
              morto inconsciamente.

              Tornò il silenzio,
              dal gusto di un sorriso abortito,
              affogato nella memoria del tempo...
              ... e l'alba di un nostro domani che mai sorse.
              Paul Mehis
              Composta lunedì 30 novembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Paul Mehis

                Il fiore marino

                Perché sento la mia carne così viva?
                Come puoi tu divorarmi così... senza alcuna pietà?
                Com'è possibile
                che comprendi ogni schizzo del mio sangue?
                La forma di ogni mia gelida goccia
                che io stesso non comprendo,
                ma che ora ribolle della tua dolce voracità!

                Passando dalla mia anima...
                ti ritrovo insediata anche nella mia carne!
                Tutta la mia follia si scioglie nella tua follia.

                Donami l'illusione che il tempo, per noi, non esista...
                Che una fine non esista...
                Paul Mehis
                Composta lunedì 5 ottobre 2009
                Vota la poesia: Commenta