Poesie di Massimo Grilli

CONSULENTE INFORMATICO, nato venerdì 5 giugno 1970 a ANCONA (Italia)

Scritta da: MASSIMO GRILLI

Ti lascio al mare

La sera comincia a far freddo
te ne accorgi dai fiori che si nascondono,
rimangono i colori nei pensieri.
Cammino solitario gabbiano con un alito di mare che leggero
punge il viso, mentre guardo ad oriente cercando la luna.
Al mattino comincia a far freddo
te ne accorgi quando le prime carezze di luce
che filtrano tra le fessure di persiane dispettose fanno male.
Silenzioso viandante nei giorni che compiono
il ciclo, con quel lento incedere
come lo scandire di una malinconia latente
che non vuole abbandonare l'anima e si culla nei pensieri.
Sono stanco, inciampo nei mie passi
a volte barcollo, a volte mi ritrovo occhi al cielo.
Vorre che tu fossi qui
a regalarmi quell'odoroso silenzio d'amore
che aiutassi queste tremolanti mani
a rovistare nei colori dell'anima
Sono il poeta dell'amore che si fa beffe delle emozioni
eppure lo dipingo con i colori più belli,
quelli dei tuoi occhi Amore mio, lo vivo con la gioia di un bambino
che ancora non sa quanto sia amaro vivere.
Questo Amore nascosto tra le pieghe dei fiori
dimenticati nelle fessure dei muri che il tempo segna
con delle profonde cicatrici.
Questo amore timida stella per cieli troppi grandi.
Forse è il tempo di smettere di fare finta,
lasciare parlare le emozioni.
Ti racchiudo in una conchiglia e ti lascio al mare
capita magari che un onda ti riporti da me.
Massimo Grilli
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    Scritta da: MASSIMO GRILLI

    La rosa d'inverno

    Scusa ho voglia di te
    in questa notte uggiosa
    con la pioggia che scende piano
    per non disturbare il mio desiderio.
    Avrei voglia di respirarti al lume di una candela
    che gioca a nascondino con le tende
    di una casa abbandonata accarezzata dal mare,
    in una stanza dove ci siamo solo io e te,
    la nostra pelle la nostra passione.
    È una notte uggiosa,
    difficile prendere sonno quando ho voglia di te
    di sentirti respirare sulla mia pelle
    mentre la luce di una candela si fa piccola,
    restano i nostri sospiri affannosi
    che rimbombano nella notte.
    Aspetterò l'alba
    appoggiato ad una fredda finestra
    accarezzata dall'inverno,
    mi scalderà l'idea di te.
    La luce del mattino mi sorprenderà.
    Spoglia il tuo cuore
    dalle catene della ragione,
    soffia via la quotidianità del vivere
    cogli la rosa d'inverno
    che sorprende
    tra i campi spenti di Novembre
    prova a respirare il suo profumo
    portala con te
    sul cuore.
    Capirai molte cose.
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