Scritta da: Jean-Paul Malfatti
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
Per leggerla comunque clicca qui.
Composta martedì 4 gennaio 2011
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
Per leggerla comunque clicca qui.
Vorrei esser te in me
per amare me stesso
tanto quanto amo te.
C'erano solo pezzi.
Tanti pezzi di me,
e anche tanti di te.
Li raccogliemmo e,
senza accorgerci,
li unimmo insieme.
Ora ti tengo in me
e tu mi tieni in te.
Diventammo uno.
Mi amo, tu ti ami,
e così ci amiamo.
È una nostalgia buona...
una nostalgia che fa bene
all'anima ed alla mente;
è una nostalgia strana...
che oltre a farmi tremare,
mi fa sorridere e piangere;
è una nostalgia diversa...
che mi pesa e mi solleva
dalla paura e dall'agonia.
Italia, Italia mia...
dimmi solo dove sei ora,
e vedrai che il buon figlio
alla sua casa se ne torna!
Lasciateci liberi...
Liberi di amare e
di vivere le nostre
passioni;
Liberi di sognare
e di credere in un
mondo migliore.
Sogno perché esisto...
sogno perché sono
un eterno sognatore.
In sogno ti ho visto...
in sogno ti ho amato
dal fondo del mio cuore.
Non ti ho più sognato...
perché non fai più parte
di nessun dei miei sogni.
Quel sogno è realizzato...
ora mi sei pur vicino
in tutti i miei giorni.
Sì, vedo una luce
che ad una nuova
vita mi conduce...
Rinasco, è Pasqua!
Ed ecco un altro lunedì,
bau-bau miao chicchirichi.
Meno male che sei qui!
La mia zietta di qua
si chiama Deborà
La quell'altra di lì
si chiama Marli.
L'una ama tanto ballare,
mentre l'altra, cucinare...
Debby sa ballare come pochi,
e Marli fa invidia ai cuochi.
Se Debby parla ben il francese,
Marli lo fa col portoghese...
Son le due ziette del cuore,
a cui dono un mondo d'amore.
Debby è frutto della mente,
di questo poeta carente...
E se lei è solo virtuale,
la zia Marli è davvero reale.
Mi sento un grande,
anzi un gran gigante
borioso ed elegante,
ogni volta che parlo
nello straccativante
linguaggio di Dante.