Le migliori poesie di Jacques Prévert

Poeta e sceneggiatore, nato domenica 4 febbraio 1900 a Neuilly-sur-Seine (Francia), morto lunedì 11 aprile 1977 a Omonville-la-Petite (Francia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Umorismo.

Scritta da: Silvana Stremiz

Sono quella che sono

Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non e sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'è niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi.
Jacques Prévert
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Démons et merveilles
    Vents et marées
    Au loin déjà la mer s'est retirée
    Et toi
    Comme une algue doucement caressée par le vent
    Dans les sables du lit tu remues en rêvant
    Démons et merveilles
    Vents et marées
    Au loin déjà la mer s'est retirée
    Mais dans tes yeux entr'ouverts
    Deux petites vagues sont restées
    Démons et merveilles
    Vents et marées
    Deux petites vagues pour me noyer.
    Demoni e meraviglie
    Venti e maree
    Lontano di gia' si e' ritirato il mare
    E tu
    Come alga dolcemente accarezzata dal vento
    Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
    Demoni e meraviglie
    Venti e maree
    Lontano di gia' si e' ritirato il mare
    Ma nei tuoi occhi socchiusi
    Due piccole onde son rimaste
    Demoni e meraviglie
    Venti e maree
    Due piccole onde per annegarmi.
    Jacques Prévert
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Prima colazione

      Lui ha messo
      Il caffè nella tazza
      Lui ha messo
      Il latte nel caffè
      Lui ha messo
      Lo zucchero nel caffellatte
      Ha girato
      Il cucchiaino
      Ha bevuto il caffellatte
      Ha posato la tazza
      Senza parlarmi
      S'è acceso
      Una sigaretta
      Ha fatto
      Dei cerchi di fumo
      Ha messo la cenere
      Nel portacenere
      Senza parlarmi
      Senza guardarmi
      S'è alzato
      S'è messo
      Sulla testa il cappello
      S'è messo
      L'impermeabile
      Perché pioveva
      E se n'è andato
      Sotto la pioggia
      Senza parlare
      Senza guardarmi,
      E io mi son presa
      La testa fra le mani
      E ho pianto.
      Jacques Prévert
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