Poesie di Henry Chinaski

Nato martedì 22 maggio 1984 a Roma (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Diario.

Li riconosci dalla puzza,
sono Morti ancor prima di provare vergogna,
di fermarsi a guardare,
emanano un tanfo che impariamo a riconoscere, sovente a evitare.

Morti
da quando le madri li hanno cresciuti e abortiti,
lo schiavo diventa chi si sente fortunato
ad aver un pasto ed un tetto.

Per altri, eroi senza volto invece, era tutto diverso.

Un anima immensa è spesso incastrata nel corpo di un coglione,
e può solo che renderci aridi il pensiero che uomo sia solo un colpo inesploso,
una pura cilecca,
incapace di emanare una luce, la sua.
La vita è una stronza, bella da togliere il fiato, e una sola per tutti.
Henry Chinaski
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    Mi trovarono nel mese di agosto.
    Una mattina, nell'auto ferma in quella strada sterrata.
    Sembrava che dormissi a prima vista
    giurò di aver pensato la ragazza che per prima mi notò,
    immobile sul sedile anteriore, accasciato su di me, gli occhi chiusi.
    Non sapeva chi io fossi
    né del fatto che il mio cuore non batteva già da un po'.
    Perché dunque piange la ragazza,
    non dovrebbe farlo mai e per me ben che meno.

    Quante volte non immagina son morto
    e di certo non quest'ultima ho temuto,
    sono stato tutto e niente nei miei circa mille anni
    e la mia di battaglia con l'amore l'ho perduta,
    ed il resto l'ho scordato, calpestato,
    ed il resto veramente non c'è stato
    da quel giorno che partì, e la vidi poi sfumare.

    Per voi ho provato pena, e tristezza di me stesso.
    Lascio a voi l'ardua sentenza,
    il vostro altissimo giudizio.
    Ora ho solo da seguire la mia stella,
    non più schiavo delle scuse come pure
    dei miei mostri, del folle mio pensiero.
    L'eternità mi è amica finalmente,
    dunque ragazza, non piangere.
    Henry Chinaski
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      Sono chimere quelle che fin'ora
      abbiamo inseguito,
      stanchi dei nostri sogni riciclati
      impregnati di vile egoismo e ipocrisia,
      ci siam conteso come cani affamati
      l'ultimo pezzo di dignità,
      rimane nell'aria l'odore del sangue
      e si mischia col fumo...

      Il male è invadente ed urla più forte,
      stai attenta però a quello che brilla
      non sempre è di luce propria che vive,
      l'Amore tace al contrario
      si confonde con quello che presto scordiamo.
      Non verremo mai perdonati
      per aver sprecato quest'ultima alba,
      meritiamo davvero
      che il sole non nasca mai più.

      Poveri e annoiati come abbiamo potuto
      proprio noi amarci per dovere,
      eppure ci bastava di meno una volta
      ed ora ne siamo ingordi e gelosi...
      Vuoi dirmi di averci provato davvero,
      è questo che dunque hai da offrirmi...
      Non posso farmelo bastare,
      e non ti biasimo sappilo...
      Henry Chinaski
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        Nelle mani stringevo un mazzo di fiori,
        nell'altra un ricordo inventato.
        Son io che ti ho resa muta e perfetta,
        bella come quel viaggio che nega alla meta
        il suo bacio.
        Ti incontro, ma mi manca il respiro
        se accade
        e in un attimo il vivere,
        diviene per me solamente un
        errare distratto.
        Henry Chinaski
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          Ho corso per esser da te
          un miliardo di passi più in là
          e abortito sul nascere magnifici istanti
          privando ai miei occhi quel lampo che era guardarti.
          L'ho fatto, così che avrei potuto un giorno guarire,
          e salvarmi, null'altro.

          L'esilio è una donna che puoi possedere soltanto a metà,
          il doverne far senza e sorridere ancora
          erge sbarre crudeli tra me e il mio profondo.
          Io ne porto il fardello e sconto di tutte
          la pena più aspra,
          essere il martire e al contempo
          il mio duro carnefice.
          Henry Chinaski
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