Poesie di Giuseppe Ungaretti

Poeta, nato venerdì 10 febbraio 1888 a Alessandria d'Egitto (Egitto), morto lunedì 1 giugno 1970 a Milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi.

Scritta da: Silvana Stremiz

Hai chiuso gli occhi

Nasce una notte
piena di finte buche,
di suoni morti
come di sugheri
di reti calate nell'acqua.

Le tue mani si fanno come un soffio
d'inviolabili lontananze,
inafferrabili come le idee.

E l'equivoco della luna
e il dondolio, dolcissimi,
se vuoi posarmele sugli occhi,
toccano l'anima.

Sei la donna che passa
come una foglia.

E lasci agli alberi un fuoco d'autunno.
Giuseppe Ungaretti
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    12 Settembre 1966

    Sei comparsa al portone
    in un vestito rosso
    per dirmi che sei fuoco
    che consuma e riaccende.

    Una spina mi ha punto
    delle tue rose rosse
    perché succhiassi al dito,
    come già tuo, il mio sangue.

    Percorremmo la strada
    che lacera il rigoglio
    della selvaggia altura,
    ma già da molto tempo
    sapevo che soffrendo con temeraria fede,
    l'età per vincere non conta.

    Era di lunedì,
    per stringerci le mani
    e parlare felici
    non si trovò rifugio
    che in un giardino triste
    della città convulsa.
    Giuseppe Ungaretti
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      Scritta da: Elisa Iacobellis
      I ricordi, un inutile infinito,
      Ma soli e uniti contro il mare, intatto
      In mezzo a rantoli infiniti...

      Il mare,
      Voce d'una grandezza libera,
      Ma innocenza nemica nei ricordi,
      Rapido a cancellare le orme dolci
      D'un pensiero fedele...

      Il mare, le sue blandizie accidiose
      Quanto feroci e quanto, quanto attese,
      E nella loro agonia,
      Presente sempre, rinnovata sempre,
      Nel vigile pensiero l'agonia...

      I ricordi,
      Il riversarsi vano
      di sabbia che si muove
      Senza pesare sulla sabbia,
      Echi brevi protratti,
      Senza voci echi degli addii
      A minuti che parvero felici...
      Giuseppe Ungaretti
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