Le migliori poesie di Antonio Prencipe

Studente, nato sabato 29 giugno 1991 a Mattinata Prov. FG (Gargano) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

L'amore che ti fotte

Profumavi d'amore e con
l'amore che respiravi,
l'amore che donavi,
l'amore che ti faceva male,
l'amore che ti diceva no,
l'amore che ti riscaldava,
l'amore che ti rendeva incosciente,
l'amore che ti faceva odiare,
l'amore che ti faceva sperare,
l'amore che ti faceva vivere,
l'amore che ti ha portato via dalla vita mia.
Quell'amore mi ha fottuto il cuore
quell'amore si è perso tra le stelle
quell'amore è volato al cielo
con te.
Antonio Prencipe
Composta lunedì 21 dicembre 2009
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Lasciami sparire

    Non mi guardare
    non mi pensare
    non mi sussurrare
    non mi dire addio
    non mi dire ciao
    lasciami sparire piano
    allontana il tuo cuore dal mio
    allontana la tua vita dalla mia
    allontana l'orgoglio da me
    parla di te e distruggi
    l'innocenza che c'è nei tuoi occhi
    ammira la violenza
    e colpiscimi forte
    non mi dire ti amo
    perché ho paura
    non mi dire ti voglio
    perché il mio cuore non sopporta
    dimmi ti odio per favore
    dimmi che mi odi
    fammi morire e togli
    l'amore dalle mie mani
    cancella la verità
    accetta la falsità e
    santificà cosa sono
    non dimenticare la sofferenza
    che ti ho procurato
    e cancellami dalla tua vita
    subito senza che me ne accorga.
    Antonio Prencipe
    Composta martedì 29 dicembre 2009
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Gelida follia

      Nei viali senza luce
      la follia scorre, appassita,
      mille petali di Margherite
      sparsi tra i davanzali di un nuovo sogno.
      Noi pazzi
      al contrario della gente sana
      conosciamo il confine
      tra dolore e realtà...
      Ed è per questo
      che i nostri sorrisi
      nel silenzio suonano
      dolci melodie frantumate
      e rabbiose nell'ombra di un'amore
      che consolerà la nostra
      malinconica solitudine,
      assopita nell'acqua gelida
      di una vita fredda,
      come i pianti nostri
      sulla ripa
      di un mare solitario.
      Antonio Prencipe
      Composta giovedì 7 aprile 2011
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Non so chi sono

        Non so più chi sono
        Non si muore di ricordi
        Si muore di speranze non cercate
        Forse sono il vento che rincorre i miei sogni
        Forse sono quell'onda che si scontra contro i miei sentimenti
        Forse sono il fuoco che brucia nel mio sangue
        Forse sono quel fulmine che uccise quell'orgoglio del cazzo
        Forse sono la guerra che vive nella mia dannata esistenza
        Forse sono il paradiso che chiuse le porte al mio inferno
        Forse sono quell'angelo che si perse nelle tenebre
        Oggi so chi non sono
        Oggi mi godo questo dolore
        Forse finirà la mia punizione
        Forse l'ombra del cielo mi prenderà con se
        Forse saluterò le mie stelle
        Anche il niente vive nel presente
        Ho perso il mio sorriso nelle colline del paradiso.
        Antonio Prencipe
        Composta mercoledì 19 maggio 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          La sua anima è ancora lì

          Un mare disperato,
          puro inverno nel cuore,
          un amaro dolore fa breccia
          nel pane deposto sul tavolino
          di un uomo che il sangue
          del suo limpido vero amore
          ha visto cadere come una stilla d'inchiostro
          nei laghi pii,
          silenziosi come un temporale
          in un bosco nascosto.
          Un sorriso si spezza come un cuore
          gettato nei rovi di un deserto
          senza rose coltivate
          in un giacinto giardino
          senza lune e verità
          su cui specchiarsi.
          L'amore si perde, il viso invecchia,
          gli anni passano e l'anziano
          signore di tristezza e dolore
          muore sul letto affiancato
          ancora dall'anima eterna
          di quella donna che in fondo
          non l'ha mai lasciato solo,
          era sempre li,
          spettatrice malinconica
          di un vuoto incolmabile.
          Antonio Prencipe
          Composta lunedì 20 dicembre 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Il mondo si squarcerà

            Il mare si apre...
            Un angelo dagli abissi appare.
            Una ragazza inginocchiata alla riva
            della notte e della spiaggia dimenticata
            da Dio e dal mondo
            ascolta le parole di quell'angelo
            dalle ali nere e lo sguardo dannato.
            Lei...
            incompresa perfino
            dagli sguardi depressi della luna.
            Incompresa da tutto ciò
            che respira vita.
            Nella solitudine cantava
            e nella poesia viveva
            ed ogni lacrima versata
            in quei versi inquieti,
            sofferenti e malinconici in diamanti
            bianchi e opachi si trasformava.
            Le risate macchiate di dolore,
            gli occhi grandi gridavano aiuto
            nella pioggia di catrame
            che il suo corpo puro e bello devastava.
            Nessuno riusciva ad udire
            quelle urla così potenti,
            ferite da chi
            d'ignoranza e buonismo vive.
            Che serve essere amati
            se nemmeno il cielo riesce a comprenderti.
            L'illusione viveva dentro di lei,
            l'illusione di un giorno.
            Il giorno in cui
            il mondo in due
            si squarcerà e la vita dalle sue mani
            svanirà...
            Innamorata dell'amore ma
            no della gente.
            Troppe volte si confonde
            il sesso per amore e si finge
            in quell'ingrata illusione
            di essere felici.
            Grondava sangue ghiacciato
            dalle braccia abbronzate e tatuate.
            Antonio Prencipe
            Composta domenica 7 agosto 2011
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              La vita che tu non hai voluto

              Ovunque sei ricordati
              di poggiare sul comodino
              quel cuore che sorridendo
              ti avevo regalato squarciando
              a mani nude il mio petto umido
              come la polvere sull'anima.

              Bastardo io che non
              ti ho mai detto Ti Amo.

              Di guardarmi non smettere mai,
              di piangere non smettere mai
              perché il cielo è troppo
              piccolo per te e per me,
              qualcuno lassù ha deciso così.

              Il mio petto è ancora
              aperto aspetta te.

              Ti perdonerei si io lo farei ancora,
              bacerei la morte ma le mie
              labbra sanguinano ancora.

              Ovunque sei sogna con me
              la vita che tu non hai voluto
              veder sorridere tra le dita
              bagnate dall'aria.

              L'aria che nei miei stanchi
              e vigliacchi polmoni intrisi
              di fumo lacera l'ossigeno
              e le ossa stanche di rinascere
              dentro un corpo ormai impegnato
              a non amarti più.

              Tutto prima o poi finisce ma
              non capisco perché i tuoi anni
              così innocenti sono stati
              scaraventati sull'asfalto assieme
              al tuo stanco respirare.

              Sorrisi squarciati
              e capelli volati via.

              Se ti incontrassi ora
              mi volterei di fianco.

              Se ti sognassi ora sognerei
              un pezzo di cielo nel sangue
              di uno stronzo come me.

              Innamorato ancora,
              stringo fra i denti la solitudine
              che regna ormai nell'immensità.

              Sono così, un pazzo sbandato
              che cerca ancora di aggiustare
              le stelle rotte
              al centro di una notte troppo dolce.

              E un po' per volta ho nascosto
              nella fossa assieme al tuo amore
              anche il mio viso.
              Antonio Prencipe
              Composta mercoledì 27 giugno 2012
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Piramidi nell'immenso

                Quelle notti svegli e sentirsi persi,
                Quei giorni scomparsi e poi ritrovati
                Quanta forza ci vuole per affrontare questa vita?
                Quanto coraggio ci vuole?
                Quanto dobbiamo combattere ancora?
                Non si possono rincorrere Albe depresse
                e sere abbandonate in quel vortice di rabbia e paura
                Dei e Santi che osservano il nostro cammino
                senza aiutarci,
                Lo faccio per me
                ora lo so,
                Questa vita ha voglia di combattere
                ma non posso immaginare un'altra guerra qui,
                Il mistero della vita perseguita la mia anima
                Quanti traguardi devo superare senza sperare
                La notte è buia non si vedono nemmeno le stelle
                Il giorno è lontano non intravedo nemmeno il mare
                Con grande coraggio affogo nella luna
                Squarcio orizzonti e catturo sogni
                Questo cielo non vuole tramontare
                Nel paradiso non ci sono più posti liberi
                Volare e perdersi nell'immenso dolore di un sospiro nel vento
                Anche le tenebre ci chiederanno il conto
                e l'inferno non lascerà nemmeno la mancia
                Ho costruito piramidi nell'immenso e arcobaleni nel deserto.
                Antonio Prencipe
                Composta giovedì 17 giugno 2010
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Il silenzio di un Aborto

                  Il silenzio di un orgasmo,
                  la paura d'amare,
                  il desiderio di sognare.

                  Ombre sottili e oscure pervadono
                  i nostri sentimenti ormai sconosciuti e nascosti tra le stelle,
                  il cielo aspetta quel pezzo di te,
                  quel pezzo di me,
                  un piccolo fiore disperso nel peccato.

                  Un'anima innocente sta per sfiorare il cielo.
                  Un'anima bianca e pia non conoscerà mai
                  il valore della parola "vita".

                  Un tavolo, una sigaretta, un preservativo bucato.

                  Un Silenzio dannato pervade le nostre anime,
                  un urlo che implode nel silenzio infiamma il mio cuore,
                  una scelta da non poter evitare.

                  Due corpi, Tre anime e poi il Silenzio.

                  In questa notte di Novembre
                  il sole non tramonta e la luna sprofonda,
                  in questa notte di Novembre
                  le mie lacrime tacciono nel silenzio.

                  A Novembre
                  il cielo ha maledetto i nostri nomi

                  Non voltarti mai
                  l'oscurità desidera la tua anima,
                  non voltarti
                  ti supplico!
                  Gli angeli hanno chiesto in prestito
                  il tuo dolce e ingenuo cuore.

                  Non nascerai mai,
                  non conoscerai mai l'amore,
                  non conoscerai mai il dolore di una scelta
                  che si è portata via Due anime e Tre cuori.
                  Antonio Prencipe
                  Composta sabato 2 aprile 2011
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    In questi giorni miei

                    Non te ne puoi andare
                    io ti amo come la prima volta
                    io ti amo come se fosse ancora ieri
                    Cazzo,
                    il sole non sorge
                    ed io sono qui
                    stesso su quel letto
                    rincorrendo l'odore della tua pelle
                    che vive ancora tra le lenzuola,
                    quelle lenzuola macchiate,
                    devastate dalle mie lacrime,
                    Ma dove sei,
                    nella solitudine il mio cuore vaga
                    inondato da mille pensieri
                    e da mille sentimenti,
                    Sto toccando il fondo
                    cerco, inseguo te
                    ogni volta che cammino, che respiro
                    ogni volta che cerco di morire,
                    Da solo al mondo sto morendo
                    aiutami ti prego,
                    Sento che ci sei
                    nell'aria, nella vita mia,
                    In questi giorni miei
                    non so nemmeno cos'è più l'amore,
                    per te cosa darei,
                    darei gli occhi miei
                    ti farei vedere ciò che vedo,
                    ciò che si è consumato tra le braccia del tuo cielo
                    ti farei vedere il mio cuore
                    che ora senza te non batte più
                    e insieme alla mia anima scompare
                    nel silenzio inspiegabile di un addio
                    che consuma i giorni, i secondi
                    e i sorrisi miei.
                    Antonio Prencipe
                    Composta lunedì 11 ottobre 2010
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