Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie d'Autore)
La voce del cuore
Silenzio,
silenzio,
silenzio...
Oggi fai parlare solo il tuo cuore!
Composta venerdì 21 agosto 2009
Silenzio,
silenzio,
silenzio...
Oggi fai parlare solo il tuo cuore!
Che ti giunga lassù questo mio commento,
fra il cinguettio di usignoli, e un suono d'arpa.
Che ti giunga fra le nubi,
il suono di queste mie parole,
portate dal vento,
per rallegrare una poetessa,
che brilla fra le stelle,
del firmamento.
Amsterdam la rossa,
di carne la pastura,
audace chi non possa
ma in cerca di avventura.
Le strade a passo d'uomo,
la spola a visi spenti,
di volti senza sonno,
e cuori ribollenti.
Guardando le vetrine,
comuni all'apparenza
adornate da tendine,
e corpi in trasparenza.
Splendenti donne ad ore
con mani vellutate,
che invitano all'amore
per essere pagate.
Così son consumate,
le notti ad una ad una,
l'opportunista che usa e parte,
mentre lo assiste la sola luna.
Ma dietro un vetro, in un gran dolore,
nel suo silenzio, risplende un fiore,
che piange la bimba lontana e assente,
per cui lavora senza dir niente.
La sua speranza è di far fortuna,
e della vita strappare un foglio,
che lo ricordi solo la luna,
per poi tornare dal suo germoglio.
Figlio mio, perla dei miei occhi,
luce dei miei passi,
ombra dei miei pensieri.
Figlio mio, frutto del mio amore,
pace dei miei sensi,
gioia del mio cuore.
Figlio mio, sangue del mio sangue,
scrigno dei miei averi,
chiave dei miei desideri.
Figlio mio,
ovunque tu sia in questo momento,
non posso fare altro
che sentirti dentro.
Gocce di pioggia,
solcano il tuo viso,
triste il ricordo
di un amore mai vissuto
freddo il tuo inverno
ma caldo il tuo cuore
che vive dentro un sogno
e vorrebbe fosse amore.
Il sole nascosto
osserva presente
l'angoscia che hai di dentro
e si presta al tuo cospetto,
riscalderà il tuo cuore
ti porterà il sorriso
splenderà in un nuovo amore
l'ardore che nel sogno hai condiviso...
Amare è affrontare insieme un volo,
uniti nella tormenta,
senza esitare neppure per un solo istante
di rimanere soli.
Correre un intera vita,
per accorgersi di non essere mai partiti,
e chiedersi il perché...
La terra si nutre dei nostri rimorsi
e noi di lei!
Alcune parole le senti sulla pelle,
come salsedine in riva al mare,
ed accarezzano i tuoi pensieri,
mentre passi il tempo ad aspettare.
Soffochi le sensazioni,
mettendo in dieta anche il tuo cuore,
perché vivendo sopra l'asfalto,
non puoi sapere cos'è l'amore.
La luce brilla nei tuoi dolci occhi,
spenti soltanto per una notte,
lanciando urla nel tuo silenzio,
mentre qualcuno ti prende a botte.
Tutti parlano delle tue scelte,
ma non conoscono la tua famiglia,
intanto vogliono solo il tuo corpo,
e se ne fregano se hai una figlia.
Forte nella tempesta,
lucciola fra le zanzare
prendi il coraggio di dire basta,
inizia a vivere, se vuoi volare!
Abbi cura di te,
quando il vento gelido dell'inverno sfiorerà la tua pelle,
ed io sarò troppo lontano per scaldarti col mio corpo.
Abbi cura di te,
quando altri occhi, assetati di miele, ti staranno addosso,
e tu vedrai in quel bagliore una luce, ma sarà solo fuoco.
Abbi cura di te,
quando la solitudine ti farà paura,
e cercherai in qualcuno, quello che ti manca, senza mai trovarlo.
Abbi cura del tuo sorriso, e non spegnerlo mai col pianto,
perché anche nel silenzio, non sarò mai stanco,
di alimentarlo di emozioni, anche senza poterti stare accanto!
Caro amico mio fidato,
ancora oggi ti ho sognato.
Il ricordo del tuo amore non si spegne,
e pensandoti ogni tanto si riaccende.
Mi ricordo quando tenero e piccino,
ti ho svezzato come fossi il mio bambino,
e tu già grande, nonostante la tua età,
mi hai trattato come fossi il tuo papà.
È per questo che dall'alba, a notte fonda,
tu hai vissuto, con me accanto alla mia ombra,
e anche quando ricevevi pane secco,
tu eri sempre a me fedele accanto al letto.
Mille volti mi hanno avuto e poi lasciato,
alcune donne ti hanno anche accarezzato,
e mentre io perdevo tempo dietro l'amore,
non mi accorgevo che era al mio fianco, senza parole.
Quanto mi manchi amico fido prediletto?
Quanto vorrei averti ancora accanto al letto,
per rivedere l'amore in volto come allo specchio,
ogni mattina, quando per sveglia, mi leccavi l'orecchio.