Le migliori poesie di Antonio Prencipe

Studente, nato sabato 29 giugno 1991 a Mattinata Prov. FG (Gargano) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

Colpa mia

Non affogo nel paradiso
preferisco giocare con l'inferno,
delusioni e amarezze rubate,
stringo pugni,
vite ormai deluse,
paradisi sconfitti e
purgatori chiusi per mancanza di personale,
non voglio realtà,
voglio guardare l'infinito,
voglio abbracciare quell'angelo che mi ha maledetto,
voglio ammazzare quel diavolo che mi ha salvato,
ora e colpa mia,
stringo la mia follia,
abbandono le stelle e
sparisco nell'oblio,
la morte esplode di fronte a me
in un vortice di luce che mi trascina via,
il passato ha chiesto il conto
il presente non ha lasciato la mancia
il futuro aspetta di essere servito.
Antonio Prencipe
Composta venerdì 19 febbraio 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Mai più

    Ho saltato su quel porto senza orizzonti,
    pistole e fiori
    sangue e olio sull'asfalto,
    lacrime e pioggia vagano nell'infinito
    Mai più
    affogherò nei tuoi sogni,
    Mai più
    volerò nella tua vita,
    Mai più
    ti dirò addio,
    Mai più
    correrò nell'inferno per venirti a cercare,
    Mai più
    scapperò dal cielo per te,
    Mai più
    mi perderò nel deserto dei tuoi pensieri,
    Mai più
    morirò per te,
    Mai più
    accenderò il sole per te,
    Mai più
    andrò in culo al mondo per te,
    Mai più
    catturerò angeli per te,
    Mai più
    camminerò sul mare per te,
    Ho cercato prigioni per rinchiudere il mio amore
    Ho mangiato odio per distruggere la mia fame di te.
    Antonio Prencipe
    Composta venerdì 12 marzo 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Dannato diluvio

      Fuoco e realtà,
      non ho più nulla
      pioggia e argento cadono su di me
      oro e sangue sulla mia pelle
      niente mi resta e niente mi perseguita
      ora cosa si fa
      si va in cerca del tuo odore
      in questo diluvio d'anime cerco una lacrima
      in questo paradiso senza cieli cerco una speranza
      in questo inferno dannatamente bello cerco la tua anima,
      la luce tornerà
      il buio si fermerà
      nemmeno quel dannato silenzio ingordo mi fermerà
      sarà un altra poesia
      sarà un'altra storia
      ora resto immobile
      resto immerso nei tuoi incubi,
      Dio mi hai portato via la mia anima
      Dio, mi hai portato via dalla mia follia,
      Dio, mi hai tolto l'adolescenza,
      Dio, mi hai tolto la stella più bella,
      Dio, hai mandato quell'angelo maledetto da me,
      Dio, mi hai tolto quel piccolo pezzo di me,
      Dio, mi hai donato l'oscurità,
      Vivo nello sconforto di una vita senza età,
      Voglio questo dannato amore che mi hai portato via,
      Cielo grande, cielo mio portami li,
      li dove la neve si trasforma in amore,
      li dove tutto muore e tutto rinasce,
      Mare mio, mare sacro regalami la tua ira.
      Antonio Prencipe
      Composta venerdì 30 aprile 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Notti Abbandonate

        Il male di vivere,
        Quelle notti con la testa nel cesso
        cercando di vomitare anche l'anima,
        Quelle notti
        cercando di dimenticare un passato
        che torna a trovarci,
        Non si sa più dove si va
        Non si sa più cosa sperare se non si combatte
        Non si sa più cosa cercare,
        Senza una meta
        e senza un destino spariamo al nostro infinito,
        Quelle notti scomparse nell'oblio
        Quelle notti amate e poi ammazzate
        Quelle notti senza amore, immerse nell'alcol,
        Tutte queste notti abbandonate e mai ritrovate
        si perdono nell'insieme di un sussulto dimenticato nel vento,
        Fra tramonti scomparsi e Albe massacrate
        la mia anima naviga nel vuoto di un Addio,
        Cercando un cielo,
        cercando una nuvola su cui far riposare i miei sentimenti
        annegai nel desiderio di un'amore che mai ritornerà,
        Notti che fanno male,
        Notti ubriache di follia,
        Notti senza Dio,
        Notti Bastarde e Notti consumate dall'odio.
        Antonio Prencipe
        Composta lunedì 28 giugno 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Non voglio più dividerti con il cielo

          Non voglio più dividerti con il cielo,
          abbiamo vinto lo so,
          ma io ora, senza te sono solo un perdente

          Non voglio più dividerti con il cielo,
          mi fa troppo male la tua assenza,
          Questo piccolo e amaro cuore desidera te

          Non posso restare in questo mondo
          sapendo che sei volata chi sa dove,
          chissà in quale cielo sei andata a finire
          chissà se da la su mi osservi ancora
          chissà se da la su mi ami ancora

          Dolce amore mio
          io brindo a questa vita,
          brindo a questo amore volato in cielo con te

          Ti amo,
          hai perdonato le mie lacrime,
          ma non sei riuscita a perdonare la tua vita

          Insieme a te,
          anche la mia anima è sprofondata giù,
          giù dove nemmeno i miei sentimenti riescono ad arrivare
          Questo mio piccolo e nostalgico cuore
          è perso ancora nei tuoi occhi

          Abbiamo ammazzato angeli depressi nelle sere d'inverno,
          tra balli e salti nel profondo abisso della nostra esistenza
          ci stavamo perdendo nelle fiamme del desiderio,
          il desiderio di una vita senza noi

          Io raccolsi lacrime e raggi di sole,
          tu invece Dolce Amore mio coltivavi
          morte e odio per una vita
          che non ti ha dato ciò che desideravi e meritavi

          Ormai non mi resta che il tuo ricordo
          non mi resta che il tuo odore sulla mia pelle
          non mi resta che il rimpianto

          Dolce Amore mio
          io sono qui,
          mi hai lasciato solo in questo mondo abbandonato dal cielo
          non preoccuparti dimenticarti è impossibile
          Ora riposa felice
          sei e resterai sempre la mia stella guerriera che veglierà
          sulla mia agguerrita vita.
          Antonio Prencipe
          Composta mercoledì 30 giugno 2010
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Follia mia bella

            Lo so,
            questo mondo senza te
            non vale nulla,
            i fiori che appasiscono
            tra i vasi consumati dal tempo,
            sono io senza alcun dubbio
            il colpevole di questa
            dannata oscurità,
            resta dentro me,
            resta dentro me follia bella,
            rimani dentro la mia anima
            fai compagnia al mio cuore
            che ormai senza te non sorride più,
            follia unica e vera amica mia
            portami con te nel triste
            e forse incantevole scenario,
            portami con te,
            accompagnami li
            dove l'acqua diventa dorata
            e la pietra nel silenzio si sgretola,
            sai cara follia,
            ora che ti ho trovato non ti lascio andar via
            non ti lascio volar via
            perché ogni mio sorriso,
            ogni mio amore e ogni mia lacrima
            senza te non vale nulla.
            Antonio Prencipe
            Composta mercoledì 20 ottobre 2010
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Anna, amica mia

              Combatti e combatti contro una vita
              che diverse volte ti ha tradito,
              Amica mia
              ricordati quel giorno
              ricordati le lacrime che abbiamo versato
              ricordati il sesso e le serate immerse nell'alcol
              ricordati dell'amore,
              quell'amore che diverse volte ha bussato alla tua porta
              e ti ha lasciato sola
              immersa nelle lacrime,
              Amica,
              mi hai donato le tue lacrime
              mi hai donato la tua anima e i tuoi sorrisi
              hai reso la mia guerra un po più serena
              hai combattuto al mio fianco
              Mi hai visto piangere e disperare
              e senza che me ne accorsi mi hai visto morire,
              Bella e dolce
              Intelligente e fiera accudivi i miei sogni
              e salvavi il mio cuore
              ormai spento e con mille rimpianti,
              Anna ti prego
              sorridi,
              ho bisogno ancora di te
              ho bisogno dei tuoi consigli, delle tue urla
              Lo so molte volte ho superato il limite
              molte volte ho sacrificato le mie speranze
              ma tu eri sempre li
              Due figlie, diversi amori
              Due angeli e tanti progetti
              A casa tua ho pianto
              A casa tua ho riso
              A casa tua mi mancava il fiato
              Non dimenticherò mai le tue parole
              Io ti voglio bene
              Io spero che tu dolce amica mia
              possa ritornare a vivere,
              che tu possa sognare di nuovo
              non ti tradirò mai
              sono al tuo fianco e ci resterò
              Grazie!
              Antonio Prencipe
              Composta martedì 9 novembre 2010
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Luna rinascente

                Io che ho sempre
                sofferto l'abbandono
                non dimenticherò le mani
                calde e delicate
                nascoste sotto
                l'ombrellone in penombra
                di quell'amore dormiente
                sul letto di seta...
                Sognato
                in un giorno di ferragosto.

                La chiave del mio cuore
                inchiodato al suolo
                l'ho gettata via,
                col vento.

                Sparerò al mondo,
                in bocca ai politici
                e alla libertà,
                non mi perderò nel carcere
                che è la falsità.

                Combatterò!
                con le pistole cariche
                e l'anima assassina
                di verità, amore e umiltà.
                Non abbasserò la testa
                e sputerò in faccia
                alla fede che impedendomi di vedere
                ciò che vorrei ascoltare
                spedisce gentilmente
                la mia dannata irrazionalità
                giù dalla finestra aperta
                dove giù
                ad aspettarmi spettri
                e fiamme color cielo
                sperano disperati
                in un mio suadente
                e meraviglioso schianto.

                Non mi basterà svegliarmi
                al mattino con il dolce
                odor di caffè padrone del mio giorno,
                vorrò di più.

                Volerò ai confini dell'impossibile
                tra le rose bianche
                vergini come la seta che si
                specchia nei diamanti
                macchiati dal sangue
                mio ingenuo, sbadato,
                venduto al sesso
                per una briciola di consapevolezza,
                la consapevolezza
                della propria forza
                sconosciuta dalla notte
                assopita sola,
                con l'accanito suo amore
                dormiente anch'essi
                nei meambri oscuri
                della luna rinascente.
                Antonio Prencipe
                Composta martedì 15 febbraio 2011
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Farà male all'anima tua, all'anima mia

                  Prima o poi anche la notte
                  scriverà poesie nell'ulular del vento,
                  ama la vita in silenzio
                  nelle ombre di un suicidio che farà male
                  all'anima tua, all'anima mia,
                  il cielo sanguina grandine e finte speranze,
                  amore e nuvole contorte fingono in
                  un altro tuo Addio che farà male,
                  che spingerà la morte a casa tua.
                  Aprirai la porta e lei per mano
                  t'accompagnerà nei confini oppressi
                  del paradiso represso morto con te.
                  Parlerai con me in un sogno pescato
                  dal tempo amaro e senza rispetto
                  verso i miei occhi stanchi di piangere
                  per te amore mio.
                  Sangue e grandine dentro di me,
                  rivoglio la vita tua, rivoglio i baci tuoi
                  te ne sei andata via dalla vita mia,
                  nel cesso hai gettato via tutta la storia
                  mia, tua, ed ora in un tubo di scarico
                  navigo vomitando nell'orizzonte quell'emozione
                  provata solamente per te.
                  Lui ha cercato di domarmi, lui è morto con te
                  in una strada disordinata senza senso,
                  disarmata dal miracoloso e noioso destino
                  che prima o poi appare portandosi via
                  tutte quelle parole, quei gesti d'amore
                  detti e custoditi nel profondo di un cuore
                  che ancora oggi ha paura di respirare
                  perché sa che nell'aria la morte appare
                  portandosi via anche il più piccolo
                  raggio di luna piena sospeso
                  in una collina con tanti diamanti
                  e pochi granelli di sabbia distrutti
                  dall'ombra divina della morte
                  bastarda padrona sconosciuta
                  dalla sorte grandissima puttana.
                  Antonio Prencipe
                  Composta sabato 19 febbraio 2011
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Dio non c'è e lo ringrazio

                    Dio non c'è e lo ringrazio.
                    Se fosse sua la mano che muove
                    i proiettili,
                    il sordo odio che muove
                    le guerre,
                    la sua vanagloria vestita
                    di seta che guida l'odio
                    verso le minoranze.
                    Ho cambiato vene,
                    ed ero così solo.
                    La vita non è dei poeti,
                    di quelli senza Dio come il mio cuore,
                    degli artisti,
                    dei pazzi con l'anima annegata
                    negli occhi di chi ascolta e non osserva,
                    dal cuore consumato.
                    La vita appartiene ai mediocri,
                    ai credenti,
                    ai poveri Cristi rimasti sulla croce
                    a cercare dentro le spine un senso
                    da dare alla propria ridente solitudine,
                    a quelli che aspettano le carezze dei preti
                    sul letto di morte.
                    E si ritrovano in quattro pezzi di legno
                    con le dita distorte,
                    vermi e muschio nelle corde vocali
                    a divorare il respiro.
                    Se ci fosse un Dio le lacrime
                    avrebbero lo stesso odore del vino.
                    Se Dio esistesse quelli come me
                    non passerebbero il resto
                    della propria vita fingendosi vivi.
                    Dio non c'è e lo ringrazio.
                    Dio non c'è
                    ed io capace di dimenticare
                    ho cambiato sangue per non morire
                    cucendo alla mia anima un po' di notte.
                    Antonio Prencipe
                    Composta mercoledì 5 aprile 2017
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