Scritta da: F4B10Z

Sconfitto

Sconfitto,
all'alba di un tenero abbraccio,
nel breve tempo
fra un bacio ed un "ti amo".

Nello scorrere degli istanti,
nel bruciare le tappe,
sincero guardo il sole,
bruciare d'immenso.

Più grande di me,
splende in cielo,
ed il buio dentro me
quasi non fa più paura.
Anonimo
Composta mercoledì 17 novembre 2010
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    Scritta da: ANNA
    La violenza
    che hai fatto al mio
    cuore
    al mio corpo
    ai miei sogni
    alle mie speranze.
    Orco notturno
    accusatore ingiusto
    dove hai sepolto
    i fiori che ho raccolto
    per te
    e la canzone
    che da bambina
    ti ho dedicato?
    E tu
    Madre silenziosa
    serva,
    nemica,
    come t'addormenti ogni sera
    sapendo quel che
    sai e non dici?
    Che vale perdonarvi!?
    Non c'è perdono
    In terra
    per chi umilia
    la luce.
    Con te, che non eri mio padre
    ho perso la mia adolescenza
    Quando tu
    mi hai voluto guardare
    non ho avuto più nulla
    nessuna difesa
    accanto a me.
    Da sola ho guardato
    il mondo.
    Era freddo, ostile.
    Ed il mio corpo era un peso
    grave
    da sopportare.
    Anonimo
    Composta giovedì 11 novembre 2010
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      Scritta da: Phantastica

      Un desiderio inespresso

      -gli dissi:
      toccami, sfiorami, leccami, baciami, amami fino alla morte
      fammi tua e sfida la sorte
      questa partita non è mai finita
      è una carezza mai data
      è una storia non vissuta
      il suo sguardo che ti spoglia e ti scruta
      il tuo corpo che suda
      la voglia che hai di lui ti logora
      ti bagni e ti tocchi pensando ai suoi torbidi occhi...
      Anonimo
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        Se avessi una bacchetta magica vorrei regalarti...
        "tempo"
        Perché tu possa amare, riamato e sentirti contento;
        "tempo"
        Perché tu non debba mai guardare l'orologio per vedere lo scorrere del
        "tempo"
        Perché se hai fatto del male tu possa pensare "e ricordare";
        "tempo"
        Perché se hai fatto del bene "dimenticare" (se fai del male ricorda, se fai del bene dimentica);
        "tempo"
        Perché anche Faust disse all'attimo fuggente "fermati, sei bello"! ... ma il
        "tempo"
        Fugge "inesorabilmente".
        Anonimo
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          Lo specchio

          L'immagine mia nello specchio è riflessa,
          scruto quel viso da anni ormai noto,
          vedo un signore negli anni attardato
          che di una fata s'è innamorato.
          Poi mi soffermo, i pensieri rincorro,
          cerco risposte che non dispongo.
          E lungamente mi son interrogato,
          l'amo davvero ma non ricambiato,
          mi vuole bene, lo so, l'ho capito,
          ma nel profondo mi sento ferito.
          Ma poi ragiono dall'alto degli anni,
          mi rendo conto, nello specchio ho guardato,
          e già mi reputo gran fortunato, di avere Lei
          come amica del cuore devo soltanto
          dir "grazie Signore",
          sulla mia strada Ella ho trovato
          non posso pretendere d'essere amato,
          dentro lo specchio l'immago è riflessa
          ma quella fisica, non quella complessa
          fatta di anima dolcezza e amore, e lì nascosto
          profondo il dolore, in questo vecchio e stanco cuore.
          Quel che bellezza non mi ha donato,
          nell'elisir lo ha trasformato, di sentimento di puro ardore
          io amo tanto quel dolce fiore.
          Ma gli anni parlano e dicon parole, sei solo un vecchio
          stanco e malato, che della "vita" ti sei innamorato,
          ella è sfuggevole, dolce e amara,
          a volte ricca più spesso avara,
          guarda il tuo "tempo che ormai si avvicina",
          è come ripida salita in collina,
          lascia che il tempo si prenda i tuoi affanni,
          lascia che il tempo si prenda i tuoi anni,
          non puoi competere con la beltà,
          pretender l'amore è rarità.
          Siediti vecchio, comincia a pensare,
          la tua salita inizia a scalare,
          pian piano lento prosegue il cammino,
          ed alla meta ormai sei vicino.
          Lasciala libera di vita da amare,
          lascia che uomo Ella possa incontrare,
          prega soltanto che la vita riservi
          per Lei l'amore che nel cuore conservi...
          Caro destino la mia è una preghiera, dalle l'amore che le colmi il cuore,
          e la tristezza anche di un solo giorno fai in modo che le si levi d'intorno.
          Povero vecchio di lei innamorato, conservo il ricordo d'un amore rubato
          il suo splendido corpo io ho accarezzato, le dolci labbra ho assaporato,
          rammento i suoi abbracci e le dolci carezze ed il suo sguardo triste e profondo.
          Di lei rammento le cose più belle le tengo strette nascoste nel cuore
          perché con lei assaporato ho l'amore.
          Anonimo
          Composta giovedì 30 settembre 2010
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            Come posso dimenticare

            Come posso dimenticare
            una persona cara
            i suoi teneri abbracci
            le dolci labbra che baci e passione
            sapevano dare

            come posso dimenticare
            il gusto del caffè del mattino
            forte al giusto punto
            caldo come il suo cuore

            come posso dimenticare
            il suo corpo sinuoso
            il seno piccolo e attraente
            il suo sguardo suadente
            la sua dolce passione nel donare
            l'amore

            come posso dimenticare
            il suo primo bacio
            il suo abbraccio d'istinto
            il suo profumo
            il suo ardore
            quando il momento rapito
            mi ha il cuore

            non posso dimenticare
            non voglio, lo sento,
            il mio fremito al cuore
            quando negli occhi la guardo rapito
            da quel verde
            attraente infinito

            come posso dimenticare
            i pianti a dirotto
            quando triste il suo cuore
            sembrava distrutto
            rimanevo con lei lunghe ore a parlare
            io l'abbracciavo donandole amore
            le mani tra i capelli ho spesso adagiato
            e la tua testa ho accarezzato
            il dolce singhiozzo riuscivo a calmare
            ridandole pace dal quel dispiacere

            Come posso dimenticare
            che ora purtroppo la posso guardare,
            sperare un abbraccio ormai resta un sogno
            sfiorarle la guancia, parlare per ore
            fan parte di un tempo
            che ancora io agogno
            chissà se un giorno magari commossa
            potrò avere un bacio o una carezza
            Lo so la speranza crea spesso dolore
            ed io lo vivo per lunghe ore.
            Ricordo il tempo delle notti abbracciati
            io la guardavo ammirato dormire,
            il suo respiro ed il batter del cuore
            potevo sentire.
            Com'era dolce nel suo sonno indifesa
            ed io la guardia le facevo discreto,
            lente movenze andavo a fare
            per il suo sonno non disturbare.

            Dio, quell'immagine scavata è nel cuore
            e non v'è ladro che la possa rubare
            io la conservo gelosamente
            fino alle viscere della mia mente
            credo sincero una sola cosa,
            anch'oggi io l'amo
            lei è la mia musa

            Soffro davvero nel sentirla lontana
            e la ragione ne prova la pena
            questo lo dico dal fondo del cuore,
            ogni giorno mi sento invecchiare
            mi stringe il cuore d'amore il patema
            per quella esile donna ramata,
            che mai nella vita avea pensato
            di tanto amore essere bramata.
            Anonimo
            Composta lunedì 31 maggio 2010
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              Dolcemente lei

              Dio, com'è bella!
              Occhi verdi, come fronde d'albero,
              viso dolce come il profumo di primavera
              esile, minuta la sua figura, eppure
              un gigante ella appare nella sua forza
              di grande guerriera, combatte con demoni,
              che dell'umore, spesso rattristano il suo
              giovin cuore.
              Anima in pena, eppure ribelle, la sua dolcezza
              d'incanto rapisce, la sua energia di piccola donna
              irraggia il mondo, allieta lo sguardo.
              Se la conosci non puoi non amarla,
              l'animo suo mutevole è al tempo, ora serena
              ora mossa dal vento, mare agitato in grande tempesta
              dopo un bel pianto lei dolce ridesta la sua mitezza
              ed il suo candore lasciano segno profondo nel cuore.
              Io la conosco, l'ammiro, la scruto, dentro nell'anima
              le ho letto il passato, lei mi rapisce in un mondo incantato
              fatto di abbracci, di pianti e tristezza, fatto di baci, sorrisi
              e carezze, io la conosco e ne sono fiero, dentro il mio cuore
              lei vive davvero.
              È come un fiore, se lo sai amare sempre più bello si potrà conservare.
              È come terra fertile e buona, ed i suoi frutti al mondo lei dona.
              Io la conosco, la conosco davvero...
              ecco, io l'amo d'amore sincero.
              Anonimo
              Composta lunedì 5 ottobre 2009
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