Scritta da: Mela Favale

Nostalgia

Non sarò mai abbastanza grande per
capire cos'è davvero l'amore.
Non sarò mai del tutto cosciente
di quanto tutto questo possa rendermi
bella.
Non avrò mai la consapevolezza
che tu sei davvero mio.
Non sarò mai abbastanza grata
di tutto ciò che mi dai.
Non avrò mai un cuore così grande
per trattenere tutte le sensazioni che mi dai.
Ma sono innamorata di te,
del tuo odore, della tua voce,
del tuo modo di donarmi carezze
al cuore con un solo sguardo.
Sono innamorata di te...
come quella sera in cui le nostre
anime si incontrarono in un magico
miscuglio di dolcezza e passione...
Ti amo...
ti amo più della mia stessa esistenza
ti amo davvero e non credere mai
che potrò mai... che potrò mai
dimenticarti.
Anonimo
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    Essere giovani non significa una stagione della vita
    bensì un modo di essere:
    il ruolo di guida è affidato alla volontà,
    gioventù è espressione dello spirito,
    della forza immaginativa,
    dell'intensità dei sentimenti;
    gioventù significa vittoria del coraggio
    sullo sgomento,
    vittoria dell'amore per il nuovo, sulla
    staticità.
    Non si diventa vecchi perché si è vissuto
    un certo numero di anni: si diventa vecchi quando si rinuncia agli ideali.
    Gli anni segnano la pelle,
    la perdita di ideali segna lo spirito.
    Pregiudizi, dubbi, timori, perdita di speranza
    sono nemici che poco per volta spingono
    verso terra,
    anzitempo, ancora prima di tornare
    alla terra...
    Giovane è chi ancora riesce a meravigliarsi
    ad entusiasmarsi;
    chi ancora chiede, come un insaziabile
    bimbo: "E poi?"
    e chi provoca gli eventi e sa gustare il
    gioco della vita.
    Siamo giovani come la nostra fiducia
    vecchi come il nostro dubbio;
    giovani come la fede in noi stessi, nella
    nostra speranza,
    vecchi come il nostro scoramento.
    Rimarremo giovani, finché rimarremo
    ricettivi
    per il bello, il bene, il grande; ricettivi per
    il messaggio
    della natura; del nostro prossimo...
    dell'incomprensibile.
    Se un giorno il nostro cuore fosse corroso
    dal pessimismo,
    avvinto dal cinismo, Dio abbia pietà della
    nostra anima
    dell'anima di un vecchio.
    Anonimo
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Sognando di scoprire universi sconosciuti... abbandono i miei sensi alla follia della passione... ossessionata dalla tua magnetica sensualità... arde il desiderio di possedere la tua mente... giocando con i tuoi sogni proibiti... alimenta la mia fiamma e scalda i tuoi sensi... libera i tuoi pensieri e abbandona il tuo corpo... vivi con me...
      Anonimo
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Tra il silenzio degli ulivi

        Qui, tra il silenzio degli ulivi,
        l'azzurro del cielo abbraccia la valle
        e un campanaccio da chissà dove
        spezza la monotonia del ritmo
        uguale all'incedere di quel pastore
        e a un cane che da rituale abbaia
        per dire che c'è e che ci siamo
        anche noi nel descrivere
        la saggezza della natura
        così bonaria nell'umore
        di una giornata serena
        in attesa di quel lampo
        di buio pronto a deturpare
        il paesaggio nel nuovo
        ordine delle cose.
        Anonimo
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          Che gioia sarebbe,
          se qualcosa si rovesciasse.
          Se la lingua inaridisse
          E gli occhi parlassero;
          l'ipocrisia seppellita
          senza onore delle armi.
          Occhi puri,
          incorrotti dalla bocca.
          Palpebre immuni
          Da ogni infezione.
          Messaggi captati
          In religioso silenzio.
          Lunghi ed interminabili
          Discorsi
          Si alzerebbero trionfanti
          Sul ciarliero mormorìo.
          Occhi fissi,
          sganciati dall'imperio facciale,
          saprebbero ridere,
          senza arrestarsi.
          Anonimo
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            Essere buono è dimenticare se stessi
            per pensare agli altri.
            Essere buono è perdonare
            pensando che la miseria umana
            è più grande della cattiveria.
            Essere buono è avere pietà
            della debolezza altrui
            pensando che noi non siamo
            diversi dagli altri e nelle loro condizioni
            forse saremmo peggiori.
            Essere buono è chiudere gli occhi
            davanti all'ingratitudine.
            Essere buono è dare
            anche quando non si riceve,
            sorridendo a chi non comprende
            o non apprezza la nostra generosità.
            Essere buono è sacrificarsi
            aggiungendo al peso
            delle nostre pene di ogni giorno
            quello delle pene altrui.
            Essere buono è tenere
            ben stretto il proprio cuore
            per riuscire a soffocare le sofferenze
            e sorridere costantemente.
            Essere buono è accettare
            il fatto poco simpatico che più doneremo
            più ci sarà domandato.
            Essere buono è acconsentire
            a non avere più nulla riservato a se stessi
            tranne la gioia della coscienza pura.
            Essere buono è riconoscere con semplicità
            che davvero buono è solo Iddio.
            Anonimo
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