Poesie di Angelamanuela Tosi

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Ode al Parmigiano Reggiano

Ascoltate le mucche che tranquille pascolano,
stanno preparando il latte nostrano,
che darà vita al buon parmigiano.

In ogni piatto o, mangiato a pezzetti,
tira su di tono davvero un bel dono:
una spinta gentile come un giorno d'aprile.

Ascoltate le mucche nel loro mugghio,
guardate i loro occhi mansueti,
-senza segreti-
come è senza segreti il parmigiano.
Angelamanuela Tosi
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    Anna V.F.

    Sei troppo pallida Anna, sciupata,
    com'è sciupato il fiore dopo la tempesta,
    le mani strette al cellulare, tremano.

    Piangi sommessamente,
    occhi di brillante nero,
    pettine di dita passi nei capelli,
    e fra le labbra un muto-suono,
    par sorseggiar il sole dietro la persiana.

    Gl'incensi s'innestano nell'aria,
    in geroglifici di danze indiane,
    il profumo ramifica nel tuo corpo
    s'inoltra nel sentiero,
    e quasi di botto ti colleghi con Morfeo.

    ,.
    Angelamanuela Tosi
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      La scampagnata

      Se rompe il tempo niente scampagnata,
      niente raccolta dei funghi:
      nel bosco, lasciamoci Pan,
      con la sua siringa stretta in mano,
      dietro ad una quercia a sonar,
      con quanto fiato ha in gola.

      Lasciamolo a provocar panico,
      a un'algida ninfa che fuggirà,
      imbattendosi in gruppi di "soldati"
      inermi e smarriti, ai quali,
      apriremo le porte dei nostri granai.
      Angelamanuela Tosi
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        Vivere

        Quando il mio vivere,
        aveva la giovinezza in pugno,
        l'ingenuità negli occhi e nei pensieri:
        odoravo di pane, ma non avevo fame
        e m'allontanavo.

        Nel calore del sole sorsi più volte,
        con mani e pelle dorata
        e tanta meraviglia inanimata.

        T'immaginavo difronte al mare, a sostare:
        m'attendevi, coi piedi nervosi nella sabbia.
        T'immaginavo semplicemente ed ero lì con te.
        Angelamanuela Tosi
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          Il silenzio

          Silenzio, mi sento da te attratta,
          mi conforto nel tuo profondo
          e dell'incanto delle piccole cose:
          la formica col suo fardello vedo sparire,
          mi perdo nel silenzio che sa di tanti suoni in uno.

          Passa il vento che sordo s'allontana
          e la parola rimane dentro intatta,
          come grandine che colpisce senza scalfire,
          un angolo nascosto e provvisorio,
          un'energia mossa dai misteri.

          Anche nei pertugi entra l'infinito:
          ansimo, perché il mio pensiero è indomabile,
          vorrei sapere come prenderlo per mano
          e, magari parlarci piano, piano,
          come a un buon amico.
          Angelamanuela Tosi
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            Un paesino svizzero

            Nel verde più verde che c'è
            uno scoiattolo sui rami fulmineo,
            trafigge l'occhio annullandosi.
            Un paese sul fiume Limat, un ristorante,
            sempre sul fiume Limat,
            dove la cucina è italiana.
            I gatti sono di casa, m'ammaliano,
            alcuni hanno preso posto sulla terrazza,
            col pelo che freme al sole,
            annusano l'aria della cucina: c'è da leccarsi i baffi!.
            Uno di loro m'accompagna,
            con la coda in perpendicolare,
            elogiato dalla mia voce si lascia accarezzare.
            Poco più in sù sorge dall'erba un cimitero,
            le lapidi sono sagome radicate,
            afferrate al muschio vicine alla via.
            C'è, poco distante da Sonnenbergstrasse,
            una Chiesona che sembra un bunker,
            e, solo entrando il cuore si risolleva;
            lassù, sul fondo, il Crocefisso, e ti senti a casa.
            Angelamanuela Tosi
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              L'anguria

              Mia cara anguria quanto mi piaci,
              affondo i miei denti e prendo i tuoi baci,
              la mia ugola gongola del rosso tuo succo,
              che scende polposo con un po' di risucchio.

              Alt!, ai semi, quelli li butto:
              schizzan ribelli i neri fratelli,
              la sete è golosa e continuo addentare,
              un seme sfugge, ma non lo lascio passare.

              Sapore diverso e altro colore,
              sono alla buccia, che mi guarda,
              col suo largo sorriso.
              Angelamanuela Tosi
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