Le migliori poesie di Angelamanuela Tosi

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L'oro del meriggio

Così il meriggio scava l'ombra e le
membra si rannicchiano in un
pensiero d'oro.
Sacrosanto il mio distensio, poi
la tua smania mi sottolinea e, dentro
sgorga il tuo dolor-contento.

Così il meriggio ritrova la sua luce:
l'ombra obliqua si trascina in disparte, e
posa, come un'opera d'arte.
Angelamanuela Tosi
Composta sabato 12 aprile 2014
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    Il distacco

    Nell'andar lontano,
    versata al pianto sono
    e di pena che punge,
    mi circondo.

    Fra poco, un altro giorno;
    mi sdraio al gioco
    e le mie dita ridestano,
    per te l'unico suono.

    Svelano le nubi,
    la chiara luna
    che coglie le parole,
    dai tuoi occhi.

    Sarà la pioggia,
    prima di toccar la terra
    disseterà a fondo,
    tutto il mio mondo.
    Angelamanuela Tosi
    Composta nel settembre 2014
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      La lotta

      Non è tempo di quiete, fuor dalla finestra;
      le nubi si rompono ed è tempesta
      i piagnistei del vento calcano la terra,
      che, pur tenace teme la rovina.
      Difatti si staccano tegole dai tetti,
      la natura da una forza è scossa,
      che furibonda, spacca, toglie e solleva,
      porta lontano, e cadono ai suoi piedi,
      i resti di una guerra.

      Non è tempo di quiete, nessuno è sordo;
      si ascoltano le repliche del vento,
      quel suo impetuoso malcontento,
      che bastona le porte e, nei cortili,
      la refurtiva porta,
      facendola spostar di volta in volta.
      Sopra il sofà, il cane sbotta d'un soffocato abbaiar,
      vorrebbe dar conforto alla sua cocca,
      però sta anche lui ad ascoltar,
      il tempo in lotta.
      Angelamanuela Tosi
      Composta giovedì 5 marzo 2015
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        La stanza di Alberto

        I muri parlavano si dicevano tutto!
        Le fessure, le fessure erano le loro bocche
        i pori respiravano anche il veleno, tutti
        quanti gl'istanti s'amalgamavano: nella
        stanza una luce nasceva e spirava.

        Alberto, era fra quei muri il più silenzioso
        le sue mani aprivano mondi d'argilla
        compagna, arrivava a misurare
        la scheggia solare.
        Angelamanuela Tosi
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