Poesie di Ada Ferrante

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Scritta da: Brunason

Patire

Trattengo il respiro,
una lacrima agli occhi,
il cuore in tumulto.

Non oso parlare:
è meglio tacere
di lacrime amare.

Tu taci, distante,
offesa, arrogante:
hai sempre ragione.

Ferisci, beffarda,
punzecchi incurante
del male che fai.

Tu ami?
Non so.
Io credo di no.

Se solo sapessi
se solo volessi,
se solo vedessi!

Il mio cuore è turbato,
ferito, piagato.
Perché continuare?

Io piango,
dispero,
ma a te nulla importa...
Ada Ferrante
Composta sabato 17 dicembre 2005
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    Scritta da: Brunason

    Passati ricordi

    Fianco a fianco
    abbiamo camminato,
    lottato, sofferto.
    Senza mai arretrare.
    Affiancati, vicini,
    compagni e amici.

    Per strade sconosciute,
    valli e colline.
    Montagne impervie,
    rigidi inverni,
    non ci hanno fermato,
    né rallentato.

    Il dolore, il sudore,
    l'amara fatica.
    L'angoscia e il soffrire
    fan parte della vita.
    Insieme alle lacrime,
    la gioia di amare.

    Pianto e risate,
    letizia ed affanno.
    Lutti e abbandoni
    di più ci han congiunti:
    insieme all'amore,
    non recano danno

    Ma ora, mi chiedo:
    s'è spento il calore?
    Svanito, disperso.
    Come fumo nel vento...
    e l'antica unità?
    Ora è ombra di sera...
    Ada Ferrante
    Composta giovedì 17 novembre 2005
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      Scritta da: Brunason

      In volo

      Volo al di sopra
      dei fasti passati.
      Sorvolo dall'alto
      ad ali spiegate.

      Dischiudo le labbra
      ad un tenue sorriso.
      L'Amor or mi parla,
      e in alto mi porta.

      Toccar con un dito
      il cielo infinito!
      Sfiorare le stelle,
      bere l'aurora!

      Come un gabbiano,
      mi prese il Vento.
      Sulle ali mi porta,
      non posso cadere!

      Sorrido, esulto.
      "Un bacio ti dono".
      Respiro di Dio,
      vita dell'uomo.
      Ada Ferrante
      Composta sabato 17 dicembre 2005
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        Scritta da: Brunason

        Effettti collaterali

        Una lingua tagliente
        più di una lama.
        Un cuore di pietra,
        una mano impietosa.

        Tu vivi, gaudente,
        né ti curi del male che fai.
        "Chinati tu,
        ché ti devo passar sopra"...

        Tu spargi giudizi,
        tremendi e feroci.
        In quanto a parole,
        non temi rivali!

        Ti vedi perfetto...
        Per lo meno scusabile.
        Una corona d'alloro...
        Un vero campione!

        Gli altri, al contrario,
        malvagi e perversi!
        Indegni d'amore,
        fiducia o pietà!

        Tu vedi il male
        anche dove non c'è.
        Il prossimo è astuto,
        indolente e insincero.

        Nessuno fa mai
        nulla di buono,
        se non per averne
        almeno un ritorno.

        Tu scruti ed osservi,
        tenace e protervo.
        Giudichi ognuno
        in base al tuo metro.

        Poi spargi il veleno,
        che semini alacre.
        Dilaga, si spande
        devastante e letale.

        Il povero e piccolo
        perde la pace.
        La stima s'appanna
        l'amico lo elude.

        I compagni lo evitano.
        È emarginato.
        Vinto.
        È giudicato!
        Ada Ferrante
        Composta sabato 17 dicembre 2005
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          Scritta da: Brunason

          L'amico

          Non camminare avanti a me
          col tuo passo instancabile.
          Se ti allontani, intrepido,
          non potrò seguirti.

          Non trattenerti indietro,
          ché, certamente, mi perderei.
          Procedi accanto a me,
          guida paziente e sapiente.

          Piccolo con i piccoli,
          forte con i forti.
          Grande con i grandi,
          debole con i deboli.

          Non già la tua perizia
          ma la tua amicizia,
          aiuto e sostegno,
          è tutto per me.
          Ada Ferrante
          Composta nel dicembre 2009
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            Scritta da: Brunason

            Anelito

            Potessi svegliarmi
            da questo torpore.
            Oscuro presagio
            che annienta ogni ardore.

            Potessi chiamarti,
            allungare una mano,
            sfiorare il tuo viso,
            toccare il tuo cuore.

            Potessi volare
            nel cielo infinito,
            giocar con le stelle,
            un giocondo sorriso.

            Potessi sognare,
            parlare alla luna
            cavalcare anche il mare,
            salir sulle nubi.

            Potessi sbagliarmi
            e scoprire l'amore
            proprio là dove adesso
            proprio non c'è.

            Potessi parlare,
            potessi cantare,
            potessi guardare
            l'aurora con te.

            Potessi sciogliere
            quel cuore indurito
            col fuoco che arde
            ora dentro di me.
            Ada Ferrante
            Composta nel dicembre 2009
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