La giustizia militare sta alla giustizia come la musica militare sta alla musica, non so se mi spiego.
dal film "High Crimes - Crimini di stato" di Carl Franklin
La giustizia militare sta alla giustizia come la musica militare sta alla musica, non so se mi spiego.
Roberto: "Avremo un figlio... sono felice! Tu?"
Francesca: "c'ho fame!"
Il suocero sta male, la sua zita piange disperata, il matrimonio è rimandato, la sua vita va a farsi fottere... e lui la prima cosa che fa? Telefona alla mia fidanzata... Cornutazzo!
Siamo fatti per stare insieme.
Sono qualcuno in cerca dell'amore, del vero amore, ridicolo, sconveniente, che ti consuma del genere non posso vivere senza di te... e non penso che quest'amore si trovi qui a Parigi, in questa costosissima suite, in questo splendito hotel, non è colpa tua, è mia... non sarei dovuta venire a Parigi.
Nella chiesa dove va mia madre c'è una vetrata colorata con santa Teresa d'Avila. La freccia di un angelo le trafigge il cuore, Teresa ha gli occhi chiusi e anche se soffre per quell'atto d'amore ha lo stesso un sorriso bellissimo. Ricordo la mia prima comunione: indossavo un vestito bianco e i guanti... Guardando quella vetrata pensavo che un giorno qualcuno avrebbe trafitto anche il mio cuore. E che avvicinandomi all'altare nel mio abito da sposa, avrei capito perché sorride. So che sembra sciocco... Ma la vita non è fatta di sogni, non puoi farti rapire dal desiderio di una cosa che non succederà mai. Devi aggrapparti a quello che ti ritrovi davanti.Commenta
- Seth: Ieri sera prima di andare a letto avevo un brufolo sotto la pelle pronto ad affiorare. Oggi mi sveglio ed ho la faccia liscia come il culetto di un bambino.
- Ryan: E allora!? Meglio così!
- Seth: Ryan, tu non cogli i segnali!
- Ryan: Di mattina no.
- Seth: Va tutto liscio come l'olio. Strano, no!?
- Ryan: Perché?
- Seth: Marissa che è tornata alla Harbor, voi due che superate il triangolo col surfista, la mia ragazza che ottiene un punteggio da favola al sat. E pensa che facciamo pure i piccioncini.
- Ryan: È l'ultimo anno di liceo. È tempo di raccolta.
- Seth: No, non farti illusioni. Quando le cose si mettono al meglio la rovina è dietro la porta, Ryan!
- Ryan: La rovina!?
- Seth: La senti? È nell'aria! Eccola, è arrivata! Ne ero sicuro! No no no, dove vai? Non vorrai aprire la porta al male!
- Ryan: Se fosse il lattaio? Chi è?
- Kaitlin: Sono andata a casa per fare una sorpresa a mia madre e mi ha aperto la porta un iraniano.
- Ryan: Come dici?
- Kaitlin: Il maggiordomo mi sono detta. Poi, ho notato i suoi sandali: Prada. Ho pensato "sarà il mio nuovo patrigno!". L'abbraccio d'istinto, con grande slancio. Ma in quel momento è arrivata sua moglie. Ora passi per l'iraniano, ma mia madre non è il tipo da multiproprietà.
- Ryan: Senti, forse...
- Kaitlin: Io gli dico "scusa iraniano, questa è casa mia. Che ci fai? E mia madre che fine ha fatto?". E lui mi risponde "Chi è tua madre?". Io glielo dico e lui bofonchia che ha traslocato e che la sua posta viene inoltrata qui.
- Ryan: Forse hai sbagliato indirizzo.
- Kaitlin: Insomma, mi fai entrare o no!? E bravo Ryan, sei rimasto il solito maleducato, vedo.
- Ryan: Miseria ladra.
- Seth: Miseria ladra, Kaitlin Cooper.
- Kaitlin: Vicino soggetto, come stai?
- Seth: Sei diversa. Insomma... cresciuta.
- Kaitlin: Di tette?
- Seth: No, che dici? Siii. Visto!? La rovina è donna!
All'improvviso fu come se il ruggito della folla, l'eco del fischio finale, le grida dei miei compagni, tutto venisse da mille miglia di distanza. E quel che restava in mezzo a quegli strani suoni ovattati, era soltanto Peyton. La ragazza che con la sua arte, passione e bellezza, aveva cambiato la mia vita. In quel momento il mio trionfo non su il campionato di stato, ma un istante di lucidità: la percezione che eravamo da sempre destinati l'uno all'altra e che ogni istinto contrario, era soltanto la negazione di una semplice verità: ero e sarei sempre stato innamorato di Peyton Sawyer.
Innamorarsi è facile. Ma un amore che duri una vita è un miracolo.
Volevo darti quello che meriti.