Scritta da: Claudia Di Lembo
Parlare continuamente non significa comunicare.
dal film "Se mi lasci ti cancello" di Michel Gondry
Parlare continuamente non significa comunicare.
Cosa sono due amici? Un'anima sola divisa in due corpi...
Come puoi vedere posti come questi, passare dei momenti come questi e non credere? È come il vento non lo vedo però lo percepisco: la meraviglia, la gioia, l'amore.
- Juliet: Bando ai complimenti! Mi ami davvero? Lo so che dirai di si e voglio credere tutto e anche se giurassi potresti mentire, mio caro Romeo se mi ami davvero dillo sinceramente...
- Romeo: Cara, per la venerabile luna che lassù tinge d'argento quelle cime di alberi giuro...
- Juliet: Oh, non giurare sulla luna, quella bugiarda incostante che girando cambia faccia ogni mese, anche il tuo amore così sarebbe variabile...
- Romeo: Allora su che devo giurare?
- Juliet: Non giurare affatto... O se vuoi giurare perché non giuri su te stesso che sei il Dio della mia adorazione e io ti crederò!
- Elena: La primavera scorsa l'auto dei miei genitori è volata da un ponte dentro il lago. E... io ero seduta dietro e sono sopravvissuta loro non ce la fecero. Ed ecco la mia storia.
- Stefan: Non sarai triste per sempre, Elena.
Quand'ero piccola mio padre aveva un cane. Ad un certo punto si ammalò e lui lo portò dal veterinario, il dottore lo esaminò per bene e disse che aveva le uova di certi vermi e che c'era ben poco da fare. La maggior parte delle uova si era già aperta, le larve si stavano e nutrendo e crescendo avrebbero divorato tutti gli organi interni del cane, disse che conveniva sopprimerlo dato che il cane era vecchio. Ma mio padre non volle. Tornato a casa lo sistemò sul letto, infilò un dito nel sedere del cane e si mise a togliere vermetti da dietro ad uno ad uno. Continuò tutta la notte ma glieli tolse tutti quanti. Il cane visse più di mio padre: questo è amore, Sam.
Tre mesi, novanta giorni, il tempo di una stagione, delle vacanze estive al liceo, tre mesi volano. Eppure quanta vita Giulia. Avevi ragione tu, siamo stati fortunati. Avremmo potuto non incontrarci mai.
Certo che sono ancora arrabbiato con te! Perché averti intorno mi fa andare fuori di testa. E non averti intorno mi fa andare fuori di testa.
- E tu, di che cosa hai paura?
- Di non esserci nel momento in cui c'è bisogno di me.
È strano... Sai, le piccole cose per Shelly contavano così tanto. Io le giudicavo insignificanti, ma, credimi, niente è insignificante.