Post inseriti da Silvia Nelli

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Scritto da: Silvia Nelli
Mi piace vivere con quella leggera spensieratezza nella mente e nel cuore. Sono finiti i tempi in cui un angolino mi vedeva protagonista di angosce, lacrime e tempo gettato nel cesso. Ho l'età giusta per capire milioni di cose. Amo la vita così com'è e amo viverla giorno per giorno. No, io non ho più voglia di legami che mi spezzano anima e cuore, di storie che mi soffocano l'esistenza e di persone che mi limitano o mi distruggono. No, ho smesso di essere quella che rincorre un tempo perso, un affetto astratto o una presenza assente... ora sono quella che il tempo lo riempie di certezze, ama e rispetta dove trova amore e rispetto e soprattutto c'è solo dove trova presenza sincera e non ci soffre più. Sono semplicemente una donna che si ama per ciò che veramente sente di essere. Non conta se ciò che sono è ormai "fuori moda" io mi accetto! Io mi sento "giusta" in queste vesti. Io semplicemente mi rispetto! Sono un puntino in un mare di "belle presenze" fatte di apparenza, di foto ritoccate, di gambe lunghe e snelle mostrate al mondo, di rossetti rosso fuoco, di camicette che mostrano seni prosperosi, di passionalità e sessualità regalata. Tra un mare di apparenza io resto solo un puntino che troppo spesso, non solo non viene notato, ma in molti casi addirittura "scartato". Anch'io ho due gambe da mostrare, un seno prosperoso da esporre, labbra piene di passione da dipingere di rosso... anch'io so muovermi come una gatta o diventare pantera dentro un letto, ma ahimè mondo superficiale perdonami se ancora amo mostrare tutto questo nei posti giusti, nei momenti giusti e soprattutto con la persona giusta. Perdonami mondo se sono ormai una "diversa". Soprattutto perdono devo chiederlo a me stessa per aver solo pensato di cambiare per piacere a chi di quelle come me non sa che farsene. Adesso a guidare i miei passi è l'amore per me stessa e il mio sorriso... tutto il resto è niente.
Composto lunedì 12 giugno 2017
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Ho smesso di rincorrere le persone quando ho capito che due mondi non possono incastrarsi col volere di uno solo. Ho smesso di rincorrere le persone quando il posto che concedevo non era uguale a quello che mi veniva concesso. Ho smesso di rincorrere le persone quando ho imparato che la propria dignità deve essere tutelata più di un affetto. Ho imparato... oggi do in base a quanto ricevo. Concedo posti che hanno lo stesso ruolo e lo stesso livello di quello che mi viene concesso. Non regalo più niente. Mi dai cento, ti do cento... mi dai zero e zero avrai. Non trattengo, non rincorro, ma con serenità... lascio andare.
    Composto sabato 10 giugno 2017
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      Scritto da: Silvia Nelli
      Stare ferma sul precipizio non mi ha resa migliore. Quel passaggio mi ha solo fatto sentire la paura. Quella paura che senti quando ti rendi conto che saltare può essere la "fine" o "l'inizio". Proprio nel momento in cui sono saltata, per la prima volta dopo mesi mi sono sentita di nuovo viva. Ho imparato molto di più mentre precipitavo che nel percorso che mi aveva condotto al salto. Il dolore, la perdita di autostima e la paura paralizzano... tu chiudi gli occhi, smetti di guardare il vuoto e salta! Perché la libertà non sta mai nei piedi incollati a terra, ma nelle anime piene di coraggio. Ed io adesso... non ho più paura di niente.
      Composto venerdì 9 giugno 2017
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Potrei raccontarvi che ho visto mondi interi costruiti poco a poco, giorno dopo giorno e poi crollare con una velocità inaudita. Ho visto persone divertirsi sui problemi, dolori e limiti altrui, ma è proprio mentre lo facevano che mostravano a piena luce i loro di problemi e le loro frustrazioni. Ho visto cattiveria e povertà e non parlo di povertà a livello economico, ma ho anche visto quanto dal "piccolo" altrui si possa imparare ad essere "grandi" nel proprio! Ne ho viste di cose e potrei parlarvene a ore, ma scusate se penso che di determinati "soggetti" meno se ne parla e meglio è... credetemi, ci sono vite che respirano del male altrui come il diavolo... poi ci siamo noi che respiriamo altrove in modo più cauto e silenzioso perché respiriamo dal cuore.
        Composto giovedì 8 giugno 2017
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          Scritto da: Silvia Nelli
          C'è stato un momento in cui ci siamo perse di vista io e te. Pensare che eri la mia ombra, il mio sostegno e la mia fonte di saggezza. Eravamo una cosa sola noi due. Ad un certo punto, ho intrapreso un cammino particolare, uno di quei cammini che non sai mai dove ti portano ed è proprio lungo quel percorso che ti ho persa. È strano, non so come spiegarlo, ma ad un certo punto mi sono fermata e ho sentito un vuoto. Un vuoto enorme nel petto, accompagnato da una strana sensazione di soffocamento. Avevo corso, avevo corso tantissimo... Dietro cose, persone e sogni sbagliati e non avevo più fiato. È stato lì che ti ho cercata, io ti ho cercata ovunque attorno a me, dentro me, ma tu non c'eri... Non c'eri più. Ho creduto che non sarei mai riuscita a percorrere quel cammino a ritroso, anzi ne ero certa e avevo solo una scelta... Andare avanti. Così feci... Lungo quel cammino mi resi conto di quanto poco contassero le ragioni che mi avevano portato fino a lì e quanto invece tu eri importante per me e quanto importante fosse ritrovarti. Ho proseguito con l'unico obiettivo di ritrovare la strada giusta, una strada alternativa che mi riportasse a casa, che mi riportasse a te. C'è voluto molto tempo e in quel tempo mi sono resa conto che tu eri la cosa più importante. C'è voluto dolore e forza per affrontare quel viaggio di ritorno... Ma quella forza l'ho trovata proprio grazie a quel dolore perché mi ha fatto capire che non sarei stata capace di andare mai più in nessun posto senza di te. Non ci sarebbero più stati sogni, persone da amare, momenti fatti di sorrisi, non sarebbe più stato possibile niente senza te. È così che poco a poco, con estrema volontà e determinazione ho concesso solo a te la priorità assoluta e ti ho ritrovata. Ti ho ritrovata proprio lì, dove ti avevo lasciata. In una realtà semplice, povera di molte cose, ma ricca di certezze. Ti ho ritrovata lì; negli occhi di quelle poche persone vere che non mi hanno mai abbandonata. Nei giorni semplici di una vita umile. Nelle notti spesso bagnate di lacrime, ma di speranza. Ti ho ritrovata dove avevo lasciato tutto ciò che era essenziale per raggiungere anche tutto il resto. Oggi sei di nuovo con me e ti prometto che non ti perderò di vista mai più.
          "Ciao me stessa... Bentornata! Mi sei mancata sai..."! ?
          Composto mercoledì 7 giugno 2017
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            Scritto da: Silvia Nelli
            Non si può appartenere a chiunque solo per bisogno. Non si può guardare negli occhi qualcuno e non provare niente, ma continuare a camminargli a fianco. Ci sono persone che si tengono strette nel cuore emozioni e sentimenti veri e fiere di se stesse proseguono il loro cammino solitario. Hanno poco in comune con coloro che privi di sentimenti veri, si esaltano di fronte ad ogni minima sensazione. Così innamorati dell'amore da vederlo e idealizzarlo ovunque e in chiunque susciti loro un po di emozione. No, io faccio parte di coloro che amano camminare anche da soli, per sempre se necessario. Perché l'amore per me è qualcosa di raro e prezioso e non qualcosa da idealizzare per sentirmi meno sola/o.
            Composto mercoledì 7 giugno 2017
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              Scritto da: Silvia Nelli
              Morte dignitosa - Totò Riina
              Cosa è una morte dignitosa? Non era forse quella che avrebbero dovuto avere Falcone e Borsellino dopo aver speso anni della loro vita per le cose giuste!? Non era forse quella che avrebbero dovuto raggiungere tutte le persone che facevano parte della loro scorta? Cosa è morire con dignità? Non è forse percorrere una vita come un diritto... Quel preciso diritto che avrebbe avuto il piccolo Di Matteo... e crescere, giocare, vivere ed essere felice? E la sua morte... Massacrato, torturato, rapito e sciolto vivo nell'acido è stata una morte dignitosa!?
              Ma porca miseria! Ma stato del cavolo! Con quale coraggio puoi solo pensare che una bestia simile abbia diritto ad una morte dignitosa! Non basta che lo stato Italiano, noi Italiani lo abbiamo campato in carcere tutta la vita e a spese nostre!? Non basta che lui bestia abbia mangiato ogni giorno, quando molti Italiani onesti, che hanno lavorato una vita, pagato le tasse, aiutato il prossimo non riescono a fare un pasto decente al giorno? Non basta!? Volete una morte dignitosa per lui? Datelo in pasto alla madre di quella povera creatura... ma la nostra dignità invece dove sta? Dove cavolo sta!?
              Composto martedì 6 giugno 2017
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Per una volta lasciate a casa l'educazione, dimenticate che il silenzio vale oro e dateci giù di brutto! Prendete e sparate a zero contro chi per voi non ha mai avuto pietà. Dimenticate che ignorare è arte e imparate che almeno una volta dire ciò che si pensa in faccia ai falliti, a chi ci ha feriti, a chi volutamente ha provato a distruggerci è cosa buona e giusta. Rosicate ancora, guardateci, invidiateci... a noi non interessa. Distruggeteci, non fa nulla abbiamo dalla nostra parte un'arma che voi non conoscete: l'intelligenza! Abbiamo una macchina che voi non possedete: il cervello! E quando nella vita hai un cervello dotato d'intelligenza anche se stai a zero saprai sempre ricominciare! Non proviamo rancore per voi, a volte nemmeno pena perché siete semplicemente troppo piccoli. Siete solo mosche che ronzano, futili fastidi di cui non ci occuperemo mai. Vi diremo sempre ciò che pensiamo, ma avrete solo un'occasione per ascoltare. Siamo al di sopra di ogni vostro livello per questo non replichiamo mai... e quando forse avrete capto qualcosa di ciò che vi abbiamo detto non potrete nemmeno dirci la vostra... saremo già troppo lontani, saremo così oltre da non ricordarci più nemmeno chi siate! Mentre voi sarete fermi in un luogo qualunque intenti a guardarvi intorno e capirci qualcosa, noi staremo già danzando più in alto di quanto ci aspettassimo prima di partire. Saluti a voi!
                Composto martedì 6 giugno 2017
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  Hanno un'anima impregnata di coraggio le donne forti. Nessuna di loro è nata così, ma la vita le ha addestrate assieme ad altre migliaia di arruolate. Non tutte hanno vinto la battaglia, molte si sono perse per strada, alcune si sono arrese e tante ancora stanno lottando. Le donne forti non hanno paura di sbagliare, sanno perfettamente che arricchisce di più uno sbaglio che lascia esperienza e insegnamento, di quanto possa renderle migliori un rimpianto codardo. Le donne forti non hanno paura di mostrare le lacrime, nemmeno di fronte a chi le ha scaturite. Sanno conservare umiltà e fragilità, perché sono consapevoli che queste due qualità non le farà mai nutrire il loro animo con invidia e cattiveria. Le donne forti hanno pianto più delle altre, nessuno le ha regalato niente credetemi... si sono conquistate un titolo da "guerriere" con il loro stesso sudore e il loro stesso sangue. Le donne forti spesso vengono evitate, troppo difficili da comprendere, da gestire e in pochi sono capaci di tener loro testa. Non raccontano di sé... loro semplicemente sono. Non parlano molto... loro dignitosamente dimostrano. Le donne forti sono orgogliose al punto giusto, senza superbia, senza malizia e hanno un andamento che viaggia a passo deciso. Le donne forti non si accontentano, sono a conoscenza del loro valore. Non si fermeranno mai dove non è apprezzato, dove vengono sminuite, usate o schiacciate dall'ignoranza. Le donne forti profumano di dignità più di chiunque altro al mondo!
                  Composto lunedì 5 giugno 2017
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    Se la mia vita fosse un libro, porterebbe un titolo "fantasma". Perché sono stato molto spesso il "fantasma" nella vita di qualcuno. Ero qualcuno che teneva ad esserci, qualcuno che amava e voleva bene incondizionatamente, ma che restava come invisibile e invisibile era il suo amore, il suo dolore, le sue lacrime e la sua presenza. Se la mia vita fosse un libro avrebbe pagine piene di buoni propositi intrisi di sogni e speranza. Parole sbiadite perché scritte su pagine bagnate di lacrime. Se la mia vita fosse un libro probabilmente sarebbe uno di quei libri dove mancherebbe il finale, perché non può esserci una fine dove niente ha mai avuto inizio. Troppe volte sono stato osservato e giudicato per la mia "copertina", ma poi sono rimasto su uno scaffale, su un banale comodino, in un comune cassetto o su una mensola di una qualunque vita immersa di superficialità. Non sono stato scelto per essere letto nella mia totale completezza, ma scartato per la difficoltà che i miei pensieri dimostrano, per la durezza della mia "trama" e per quel mio essere forte, talmente duro da non far trapelare alcun tipo di fragilità. Se la mia vita fosse un libro saprebbero leggerlo soltanto coloro che hanno dato e non ricevuto, che si sono incattiviti con se stessi più di quanto lo abbiano fatto con gli altri, perché imparare ad essere "duri" era l'unico modo per non morire più. Saprebbero leggerlo soltanto coloro che sanno cosa porta credere fino in fondo in qualcosa, che sanno come cambia una persona quando crede fino in fondo in qualcuno o in qualcosa e poi non solo perde ciò in cui credeva, ma sul sentiero percorso lascia anche pezzi di se stesso. Se la mia vita fosse un libro avrebbe le pagine bianche per tutti coloro che non sanno leggere oltre. Avrebbe pagine sfuocate per chi nella vita vede solo ciò che "luccica"... non capendo che spesso sotto la polvere regna la vera ricchezza! Se la mia vita fosse un libro, forse non vorrei leggerlo nemmeno io!
                    Composto sabato 3 giugno 2017
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