Scritto da: Giorgio Baiardi
Se mi volto indietro, la via del corso non è cambiata e dalla porta di casa, malandato di malinconia, ti vedo ancora venirmi incontro. Quel giovane ragazzo che aspettava sempre te. Quel ragazzo che un giorno è scomparso, con quel cuore che non lasciava entrare nessun'altra che te. Quanto tempo fa, in quel tempo in cui non c'eri neppure tu. E aspetto la tua immagine che non vedo più. Scomparsa dentro a problemi troppo grandi per un bene così piccolo. Ed io con i tristi diletti, con i libri da studiare e una canzone sentita troppe volte. Cercavo di capire la verità. Che mai arrivava fino a me. Le tante donne che mi conoscevano, avevano i miei occhi tristi e loro nulla di quello che avevi tu. Seguire il volo dei propri pensieri non è mai cosa facile. Neppure seguire il loro corso così perentorio. Ho osservato spesso il cammino dei miei occhi, avidi di tutto ciò che buca la voglia di vivere. E tutto ciò che ne ho ottenuto è liberare la fantasia. Una fantasia che ancora di più mi imprigiona. In una vita arida. Come un cuore che ha necessità di ricevere, ma che non è incline a regalare nulla di sé. La via del corso non è cambiata e dalla porta di casa c'è quest'uomo che non ha più la ragione di quella realtà. Che oggi, assomiglia solo ad un sogno.

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