Scritto da: Fragolosa67
L'amore è un contrasto alla malattia. Per amore non intendo il sentimento tra due individui innamorati  ma l'essenza stessa sprigionata dagli atti d'amore. Il trasporto gratuito e sincero verso gli altri/o.  Ciò che appare è il risultato di un beneficio che è energia molto simile a quella trasmessa dai sacerdoti durante la benedizione o l'imposizione.
Non esiste forza benefica superiore all'amore incondizionato verso il prossimo. La situazione chimica che stabilizza l'aria che respirano entrambi è una medicina a tutti gli effetti. Non possiamo comunque aspettarci l'amore per noi da parte di tutti i medici che ci assistono. Non tutti professano la professione medica pensandosi sostenitori della vita per disposizione naturale. Qualcuno è persona in carriera però  la loro dedizione verso la guarigione del paziente è un atto di fedeltà verso tutto ciò che si chiama cura. L'accanimento terapeutico non è amore né dedizione ma un atto egoista che poco c'entra con i principi universali della vita che coincidono anche con la fine fisiologica degli esseri viventi. Il rispetto della natura comporta l'accettazione di un inizio e di una fine e la capacità di sostenere questa legge naturale perché non ci appartiene. L'uomo è titolare della materia non delle leggi dell'energia che l'attraversa. La forza che ci sostiene e ci rende vivi è un pezzetto di Dio e quindi nessun uomo può decifrare i segreti che compongono la materia madre universale. Chi ci prova è soggetto a perdere il suo genio e a non potere rivelare la verità a lui aperta. L'uomo utilizza solo una piccola percentuale della sua capacità mentale per questo motivo.  Infatti, gli sono sconosciute alcune leggi universali che sono proprie della sostanza viva. Avendo questa carenza, è soggetto alla potenza del DivinoCreatore a cui deve dare conto nei soli effetti degli atti non nelle azioni.
Ogni uomo e altro essere vivente è piccolo di fronte al grande cosmo anche se lui stesso è cosmo infinito in scala differente. Se così non fosse, potrebbe voler prevalere su Dio ma l'altissimo lo ha anticipato e si è protetto di conseguenza non accettando di fare delle rivelazioni importanti. Se l'uomo riuscisse a leggere le leggi di composizione della sostanza primaria ,  il fuoco rappresenta,  nella sua specificità l'anti-materia che da origine,  diverrebbe un essere superiore paragonabile a Dio. Questa condizione potrebbe essere motivo di  guerra tra titani e sicuramente l'effettiva situazione di morte del tutto. Dio esiste ma è sostenitore delle leggi intrinseche dell'energia. L'uomo è titolare delle leggi specifiche della materia. I sacerdoti  sono la  prima famiglia di Dio. I custodi della fiamma intesa come libro sacro dell'umanità. Essi sono distinti per razza e sono considerati demoni giusti in vita e in morte. Ogni essere vivente è un demone quando si spoglia del corpo a causa del decesso. Oggi ,questo termine ha assunto un significato diverso che non corrisponde al vero. I sacerdoti sono i nostri angeli saccenti .  Coloro che accompagnano i  defunti nel regno dei morti quando essi stessi sono defunti. Un tempo, quando i miei antenati erano a capo della chiesa ariana, i nostri volti erano dipinti  nei templi per raffigurare gli angeli e altre figure sacre, non ultimo Juppiter.
I sacerdoti portano anagrammato nel cognome l'appartenenza familiare a Dio ma di fatto tutte le creature viventi sono considerabili figli  dell'Altissimo.  Coloro che beneficiano dei nomi e dei cognomi riferiti a Dio e alla terra sono numerosi e considerati sigilli.  Entità divine in morte. Profeti dei nomi e della parola ispirata in vita. Sono sacri alla terra perché il loro corpo che si fa polvere si confonde alla terra d'origine e l'acqua che nel corpo è contenuta è la stessa acqua delle sorgenti.  La madre terra   rappresenta come fu l'uomo prima di essere plasmato e invaso dal respiro divino uguale per ogni materia vivente , nucleo di ogni pianeta e stella.  Il respiro che lo rende vivo , si confonde con quello di Dio attraversandolo nella preghiera e nella ricerca del proprio bene. Impariamo a sorridere.  A gioire. A  sorprenderci della bellezza che ci attornia. Ascoltiamo i versi degli animali, osserviamo i colori della natura. Scopriamo in noi quella parte semplice che contrasta i nostri affanni e le preoccupazioni quotidiane riprendendoci dei secondi di libertà per considerarci stupendi figli che hanno in dono la vita. Amiamoci noi come nessuno può fare.
Impariamo a prenderci cura della nostra salute perciò qualche volta cerchiamo di rallentare il passo. La malattia corre come la morte. La vita è adesso. Ci attende ogni mattino. Ci accompagna   fino al tramonto e oltre. Condiziona l'esistenza di ogni individuo.
Composto mercoledì 21 febbraio 2018

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    Scritto da: Fragolosa67
    Riferimento:
    Seconda parte.

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