Attraverso la Croce, Cristo ha liberato l'uomo dal peccato, ha estinto tutte le colpe dell'umanità, non con il potere, non con la potenza e neanche con il mormorio, ma con l'amore e l'umiltà.
I santi sono sempre gli stessi, il tragitto è identico, la musica è simile a quella di ieri, cambia solo il corteo e chi indossa la fascia tricolore.
Con gioia ho regalato tutto quello che mi è stato insegnato, da chi mi ha amato.
Aggrappati a questo mondo sordito. Vegetiamo, vinti e sconfitti, pronti a venderci per un fauto posto al sole.
I sotterfugi, la falsità, l'ipocrisia, le menzogne e il mormorio, appartengono ad ognuno di noi, la capacità sta nell'essere se stessi, migliorare ogni giorno per diventare più buoni e smussare gli angoli, saper amare di più e non dimenticare mai di... amare con amore.
È una cosa bella e lodevole andare al cimitero per visitare i morti... ma non dimentichiamoci di amare e fare visita ai vivi.
Nonostante le difficoltà e le asprezze dei caratteri difficili ed ambigui la comunità che ha profonde radici, dovrebbe resistere a tutte le tempeste e non sgretolarsi al primo accenno di temporale.
Molto spesso luminosi sorrisi diventano cupi, mentre tenebrosi sorrisi diventano festanti.
Prendere la via di chi ama o ama sparlare, di lodare o denigrare, di benedire o maledire. Valutare la scelta con sapienza per imboccare la strada giusta.