Post di Alberto Sposimo

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Scritto da: As.82
Ho iniziato a fumare in giovane età, forse fin troppo giovane per entrare in questo mondo fatto di accendini, sigarette nascoste, caramelle alla menta per nascondere il puzzo ai miei genitori ed infine, in quello delle cartine e dei filtri fatti con i vari cartoncini delle discoteche o di qualsiasi cosa fosse adatto a quello scopo.

Ho fumato per ben 17 anni! Ricordo, che quando ho iniziato non sapevo nemmeno chiudere da me una canna, ma con il tempo, così come in tutte le cose, impariamo a giostrarci o solamente a fare ciò per cui ci siamo prefissati lo scopo di riuscire.

Ho fumato ed ho annullato anni della mia adolescenza che ricordo con grande piacere; momenti che se li percorro in mente, mi strappano sorrisi dettati da azioni o solamente luoghi ed esperienze vissute.

Fumando, ho rinchiuso dentro me, quello che è la libera espressione dei miei sentimenti; la divulgazione di ciò quando questi sono stati pronti ed inespressi perché grazie al fumo, o all'erba, scavalcavo quel momento del pensiero e mi lasciavo andare in qualcosa che mi liberasse la mente e non mi facesse pensare a niente.

Ho fumato, ed un bel giorno di un'anno fa, il 28 novembre 2016, dopo aver allontanato dalla mia vita quella che era la mia compagna di vita da poco più di un anno, ho iniziato a vedere le cose con occhi diversi.
Lo feci per capire se quello che provavo per me e nei confronti di lei, fosse davvero reale o se solamente, la mia mente avesse idealizzato attimi e comportamenti della mia vita insieme a lei a tal punto da non farmi capire cosa realmente Alberto pensasse di se e di lei stessa.

Ho passato un periodo davvero molto brutto, intenso, cupo. Giorni di umore altalenante che andavano dall'essere felice all'essere profondamente nervoso ed in contrasto con tutto quello che mi ruotasse attorno, in casa, con quei pochi amici, a lavoro.

Ho persistito, ho continuato nella promessa che mi ero prefissato è mi sono scoperto.

Ho scoperto che i sentimenti che provavo non erano idealizzati o solamente coadiuvati dal fumo o dall'alcool che giornalmente faceva parte della nostra vita, serata o prima di andare a letto.

Non era così, non lo è stato.
In me, ho confidato ed ho continuato a digrignare quei denti che giornalmente mi facevano vedere cosa il mio cuore, pensiero, persona, provasse realmente per lei.

Ho cercato di rimediare a qualcosa che, forse, solo adesso vado capendo che era già stato deciso ed a sua volta idealizzato io stesso come qualcuno che non fosse in grado di migliorarsi, di cambiare quello stile di vita ad occhi suoi, fosse fin troppo difficile da cambiare, troppo intenso da poter affrontare, ma per fortuna mia, non è stato così.

Ho combattuto quelle che sono state le mie paure, i miei malesseri, i miei alti e bassi che mi hanno portato a scrivere e mandare sms anonimi da cabine telefoniche con il solo scopo di essere ancora cercato; di litigare ancora una volta, di sentirmi parte di quella coppia che per me, era la famiglia che cercavo da sempre e che sempre dentro me, ero convinto d'aver finalmente trovato.

Così, ho espletato! Ho detto cose che mi hanno etichettato come quello che ha minacciato; ho scritto sui muri che le il flusso dell'acqua ormai ha cancellato, ed adesso che continuo nella mia scelta, che non faccio fatica a perseguire, mi ritrovo ancor oggi, combattuto nel pensare e decidere se scriverle o solamente, lasciare che il periodo che sto passando, sia differente da quelli passati con le altre che grazie al "fumo" ho saputo mettere da parte in pochissimo tempo eludendo quello che era il mio pensiero stesso e non facendo le cazzate di scrivere o continuare a cercare e cercare, prendendo quei maledetti muri che mi sono stati costruiti attorno alla mia persona.

Ci metterò il tempo che sarà necessario per lasciare che il pensiero di questa persona, svanisca dalla mia mente come adesso è ancora presente.
Metterò tutto me stesso come l'ho fatto nel non deviare e nell'abbandonare qualcosa che mi portavo da anni dietro ed alla fine, con grande tenacia e forza di volontà sono riuscito a fare.

Nella vita di ciascuno di noi, entra ed esce tantissima gente, ciascuno di loro, sono come passeggeri di un treno che aspettano alla loro fermata e decidono se salirne e proseguire un tragitto ben definito con noi o solamente scenderne ed avere un altro luogo, un altro treno con cui percorrere il loro cammino.

Io, ho vissuto un fantastico tragitto che ancor oggi, mi lascia dentro quel dolce e quell'amaro che non facilmente vado mimetizzando agli occhi di chi mi conosce.

Ad oggi, ci sono momenti che mi verrebbe di prendere il telefono e comporre quel numero, di scrivere così come sto facendo adesso, alla persona che più mi ha "ucciso" ma alla fine, scopro che questa persona fin troppo sensibile con la quale sono stato definito, sia egli stesso il treno sulla quale puntare per non sentirmi più ferito o solamente, messo da parte, come lo sono stato...

Un anno è già passato, quel 17 luglio o quel 26 novembre, saranno sempre date da ricordare, così come quella targa che per tantissimo tempo ha ossessionato la mia mente nel momento incrociassi una Peugeot 107...

Un anno è passato, ed ahimè, nessun augurio sarà più o stesso se questo un giorno vorrà essere inviato, perché l'augurio che mi sono fatto è quello di tornare a credere un domani nell'amore, nella libera divulgazione dei sentimenti, nelle sfuriate dettate dalle azioni delle persone importanti che saranno di fianco a me tali da essere fatti perché davvero importanti.

A tutti quegli altri che non lo saranno allora, non avrò nulla da dire, né da scrivere, ne tanto meno, da nascondere od inventare, perché con quelle persone non avrò nulla da condividere.
Alberto Sposimo
Composto martedì 5 dicembre 2017
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    Scritto da: As.82
    Pensavo:

    Oggi 3 dicembre è una giornata, ormai, come tutte le altre.
    Lo scorso 26 novembre, è stato l'anniversario, se così lo possiamo chiamare, della fine della mia ultima relazione sentimentale. Poi pensavo al 17 luglio, altra data che segnava l'inizio della relazione, ed a tutte le altre date che non serve ricordare in quanto non sono qui per annoiare chi leggerà ma bensì per buttare giù due righe in questa meravigliosa isola che mi ospita accompagnata dal silenzio ed in lontananza, forse, lo schiamazzo dei bambini che urlano e giocano a palla a riva nel mare.
    Si sta bene, le mie giornate passano molto lentamente, l'odore dei colori ad olio sulle tele rilassa quello delle poesie che pian piano formano molto lentamente, senza fretta la prima uscita del libro che prende forma.
    È molto, molto rilassante.
    Pensando, riflettevo su quanto la gente idealizzi e metta etichette alle persone, a quelle che non conosce, a quelle che ha vissuto ed a quelle che verranno nella vita di ciascuno di noi. È molto strano.

    Oggi, pensavo a come io abbia etichettato ed a come lo sia stato a sua volta dalle persone al mio fianco.
    Pensavo a quei messaggi che ho inviato in forma anonima con il solo ed unico scopo di poter avere ancora una conversazione con la mia ex; a quelle frasi dette in attimi di rabbia e poca stabilità mentale che mi hanno etichettato come: minacciatore!; a quegli sguardi che incrociati per strada, dicevano a squarcia gola: mi fai schifo, pensavo ed infine, non faccio fatica a riflettere su come sono stato sempre al di là del pensiero stesso.
    A quello che ho fatto giornalmente per me; a quello che ho persistito perché credevo che quella storia così importante dopo così tanto tempo di "solitudine" era quella definitiva che mi avrebbe portato a vivere una vita con una persona che avrebbe fatto di me, ancor più di quello che ero stato, la persona più felice del mondo.

    Pensavo, ed alla luce dei fatti, mi trovo come sono sempre stato, con lo stesso stimolo di voler vivere la vita, di svegliarmi al mattino colorando la mia vita di note musicali, di gioie quotidiane, di piccolezze che rendono grande il mio giorno e di quello che era per me Colei, la mia Lei.

    Ma la gente, come detto prima, mette etichette e di quelle ne fa un cerchio che tende a chiudere la sfera dei propri pensieri.

    La gente, tutti, credono di aver capito le persone, di averle studiate per bene e di saperne tutti i segreti e sfaccettature che ne compongono l'animo.

    Ci voleva tanto a capire che quella persona che scriveva, ero io!; che tutte quelle frasi erano mirate ad un plausibile litigio che poi sarebbe sfociato in un dolce ed interminabile abbraccio di passione.

    Ma, le etichette, sono quelle che fanno la differenza, etichettato come una persona che tirava a campare; come non Uomo; come il non padre dei possibili figli futuri e di tante tantissime parole che ad oggi, sono stati fendenti dolenti nel corpo ma sopratutto nell'anima di me stesso.

    Non provo vergogna nel scrivere ciò, non provo timore nell'affermare che, deviato nel pensiero stesso, non riuscivo a vedere la fine del vicolo che pian piano, lentamente, mi ha portato a non scriverle più, a non farmi sentire, a non elemosinare un amore che per me è stato molto più che importante, è stato fondamentale in quello che ne è stata la risoluzione per farmi capire che nella vita, ci sono tantissime persone che entrano ed escono ed esse stesse, sono coloro che decidono di farne parte o solamente, detta in modo brusco ma efficace, prendono la palla al balzo e cercano la via di uscita più semplice: etichettare coloro che hanno idealizzato.

    Bene, io oggi non idealizzo nessuno, lascio che i pensieri che mi passano non siano ne belli e ne brutti. Lascio che quello che penso, sia dentro me, non tralasciando nulla al caso, ma dimenticando abbastanza da andare avanti e ricordando il giusto per non commettere gli stessi errori.

    È troppo bella la vita di ciascuno di noi, per perdersi in inutili battaglie mentali dalla quale a volte, difficilmente le persone riescono ad uscirne intatti.

    Io non ne sono ancora uscito, il pensiero è sempre rivolto al come ed al perché, ma per fortuna, ho trovato qualcuno che finalmente sta valorizzando i miei ideali, il modo di vedere le cose, di pensare, di rendersi umile anche quando gli occhi che lo guardano possano pensare altro.

    Ho trovato Me stesso...
    Alberto Sposimo
    Composto domenica 3 dicembre 2017
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