Frasi inserite da Vincenzo Cataldo

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Scritta da: Vincenzo Cataldo
Come può dirvi chiunque, non sono un tipo gradevole: non so nemmeno cosa vuol dire. Ho sempre ammirato i cattivi, i fuorilegge, i figli di puttana. Non mi piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita che fa schifo. Sono loro che mi interessano. Sono pieni di sorprese. Ho anche un debole per le donnacce, quelle che si ubriacano e bestemmiano, che hanno le calze molli e il trucco sbavato. Mi interessano di più i pervertiti che i santi. Mi rilasso con gli scoppiati perché anche io sono uno scoppiato. Non mi vanno le leggi, la morale, le religioni, le regole. Non mi va di essere plasmato dalla società.
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    Scritta da: Vincenzo Cataldo
    C'è abbastanza perfidia
    odio violenza assurdità
    nell'essere umano medio
    per fornire qualsiasi esercito
    in qualsiasi giorno
    e i migliori assassini
    sono quelli che predicano contro
    e i migliori a odiare
    sono quelli che predicano amore
    e i migliori in guerra
    sono quelli che predicano pace.
    Attenti agli uomini comuni
    alle donne comuni
    attenti al loro amore
    il loro è un amore comune
    che mira alla mediocrità
    ma c'è il genio nel loro odio
    c'è abbastanza genio nel loro odio
    per uccidere chiunque.
    Non volendo la solitudine
    non concependo la solitudine
    cercheranno di distruggere
    tutto ciò che si differenzia da loro stessi.
    Non sapendo creare arte
    non capiranno l'arte
    considereranno il loro fallimento come creatori
    solo come fallimento del mondo
    non essendo in grado di amare pienamente
    crederanno il tuo amore incompleto
    e poi odieranno te
    e il loro odio sarà perfetto
    come un diamante splendente
    come un coltello come una montagna
    come una tigre come una cicuta.
    La loro arte più raffinata.
    Il genio della follia.
    Composta domenica 25 settembre 2011
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      Scritta da: Vincenzo Cataldo
      Questi stati armati fino ai denti, che si vantano di possedere il monopolio del potere, e al tempo stesso appaiono tanto vulnerabili, offrono davvero uno strano spettacolo. La cura e l'attenzione che devono dedicare alle forze di polizia minano la loro politica estera.
      La polizia erode il bilancio dell'esercito, e non quello soltanto.
      Se le grandi masse fossero così trasparenti, così compatte fin nei singoli atomi come sostiene la propaganda dello Stato, basterebbero tanti poliziotti quanti sono i cani che servono ad un pastore per le sue greggi. Ma le cose stanno diversamente, poiché tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto quei lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in branco. È questo l'incubo dei potenti.
      Composta venerdì 5 agosto 2011
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