Frasi inserite da Vincenzo Cataldo

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Scritta da: Vincenzo Cataldo
Tirannide.
Indistintamente si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza di impunità. E quindi, o questo Infrangi_legge sia ereditario, o sia elettivo, usurpatore, o legittimo; buono o tristo; uno o molti; Ad ogni modo, chiunque ha una forza effettiva che basti a fare ciò, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo che lo sopporta, è schiavo.
Composta giovedì 5 maggio 2011
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    Scritta da: Vincenzo Cataldo
    Se non possiamo ad un tempo elevarci alla santità dell'obbedienza e della fede, resistiamo almeno alle nostre tentazioni; entriamo in guerra e ridestiamo il coraggio e la costanza di Thor e di Odino nei nostri petti sassoni. Questo deve essere fatto nei nostri tempi tranquilli dicendo la verità. Controlla quel tipo di ospitalità e di affetto che non appaiono sinceri. Non vivere più a lungo in attesa di queste persone ingannate e ingannatrici con cui noi conversiamo. Dì pure a quelle persone: o padre, madre, moglie, fratello, amico, io finora ho vissuto con voi secondo le apparenze. D'ora innanzi voglio vivere secondo verità. Sia chiaro a tutti voi che d'ora in avanti io non obbedirò a nessun'altra legge che a quella eterna. Non sarò legato da patti, ma dalla prossimità. Cercherò di nutrire i miei genitori, di sostenere la mia famiglia, di essere il casto marito di una sola moglie, ma queste relazioni le devo realizzare in un modo nuovo mai sperimentato prima. Faccio appello alle vostre tradizioni. Devo essere me stesso. Non posso più rovinare me stesso per voi, o rovinare voi. Se potete amarmi per quello che sono saremo tanto più felici. Se non potete, io cercherò ancora di meritare che voi mi amiate. Non nasconderò i miei gusti o le mie avversioni. Così sarò certo che ciò che è profondo e sacro, che farò con forza davanti al sole e alla luna qualunque cosa mi procuri internamente gioia e che il cuore mi indichi. Se sei nobile ti amerò; se non lo sei, io non ferirò né te né me stesso con ipocrite attenzioni. Se tu sei in una tua particolare verità che non coincide con la mia, rimani fedele ai tuoi compagni, io cercherò i miei. Mi comporto in questo modo non per egoismo ma umilmente e sinceramente. È tuo interesse, e mio, e di tutti gli uomini vivere nella verità, per quanto a lungo abbiamo indugiato nella menzogna. Questo ti sembra oggi troppo duro? Amerai ben presto ciò che è dettato dalla tua natura così come dalla mia, e se seguiamo la verità essa alla fine ci porterà fuori in salvo. Ma in questo modo puoi procurare dolore a questi amici. Sì, ma io non posso vendere la mia libertà e il mio potere, per salvare la loro sensibilità. Inoltre, tutte le persone hanno i loro momenti di discernimento, quando guardano alla ragione dell'assoluta verità; allora essi mi giustificheranno e faranno la stessa cosa.
    Composta sabato 19 febbraio 2011
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      Scritta da: Vincenzo Cataldo
      Disse Govinda: "Non solo una parola è il nirvana, amico. È un pensiero".
      Siddharta continuò: "Un pensiero, sia pure. Devo confessarti, mio caro, che non faccio una gran distinzione tra pensieri e parole. Per dirtela schietta, non tengo i pensieri in gran conto. Apprezzo di più le cose.
      Composta domenica 2 gennaio 2011
      dal libro "Siddharta" di Hermann Hesse
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