Scritta da: Sannino Michele
A volte, sai, ti cerco mia solitudine, cara e insperabile solitudine.
Vedo quello che vorrei e sopraggiunge puntuale il desiderio di fuggire da te.
Composta venerdì 2 gennaio 2015
A volte, sai, ti cerco mia solitudine, cara e insperabile solitudine.
Vedo quello che vorrei e sopraggiunge puntuale il desiderio di fuggire da te.
Sono sola anche in mezzo alla gente perché tu non ci sei.
Se la schiettezza è sinonimo di solitudine, allora aspiro a diventare eremita.
Siamo così soli da non voler lasciare andar via neanche il dolore che ci fa compagnia.
Chiudersi nel silenzio.
Nella quiete della solitudine.
Dove nulla va dimostrato, dove nulla è richiesto.
Dove non si deve essere.
Dove non si deve avere.
Dove nulla è dovuto, nemmeno a se stessi.
Svuotando la mente.
Per godere, della pace del nulla.
A volte l'unica consolazione è stare soli con se stessi.
Ci sono volte in cui la solitudine ci mette in pace con il mondo.
Sì è sempre soli quando la verità scalda il tuo cuore e ti accorgi che una lacrima ti resta vicino.
In una solitudine dove il pensiero di un'assenza è sempre presente, non si è mai soli.
Il silenzio può aiutare a capire e a guarire. È necessario per comprendere ciò che un cuore ferito urla e quello di cui ha più bisogno per non morire. In alcuni casi ti fa sentire come rinchiuso in una gabbia fatta di solitudine e tristezza escludendoti da tutto quello che ti gira intorno: sono i momenti nei quali necessiti maggiormente di quel calore che non riesci a trovare.