Scritta da: Rubyna
Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere quest'offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati in fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c'è, e non è pensabile. Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.
Vota la frase: Commenta
    I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere davvero pericolosi. Sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere... Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà.
    Composta martedì 2 febbraio 2010
    Vota la frase: Commenta
      Scritta da: Sylvia Drago
      Voi che vivete sicuri
      nelle vostre tiepide case,
      voi che trovate tornando a sera
      il cibo caldo e visi amici:
      considerate se questo è un uomo
      che lavora nel fango
      che non conosce pace
      che lotta per mezzo pane
      che muore per un sì o per un no.
      Considerate se questa è una donna,
      senza capelli e senza nome
      senza più forza di ricordare
      vuoti gli occhi e freddo il grembo
      come una rana d'inverno.
      Meditate che questo è stato:
      vi comando queste parole.
      Scolpitele nel vostro cuore
      stando in casa andando per via,
      coricandovi alzandovi;
      ripetetele ai vostri figli.
      O vi si sfaccia la casa,
      la malattia vi impedisca,
      i vostri nati torcano il viso da voi.
      Vota la frase: Commenta