Cime tempestose passa a ragione per uno dei pił bei romanzi d'amore; ma frusta le commozioni sollecitate in genere dalle narrazioni sentimentali, tanto ambigui appaiono i sentimenti e tormentate le relazioni: opera di passioni scomode e violente, č leggibile come romanzo d'amore ma anche, se non di pił, come romanzo di odio.
Ci sono sensazioni che non si possono spiegare,
fantasie che non si possono raccontare,
e in tutto questo ci siete voi.
Perdonami perché ho lottato solo per te.
Se tu morissi... io ne morirei...
Gli ho dato il cuore e lui lo ha preso soltanto per stritolarlo a morte e scagliarmelo sulla faccia... Gli esseri umani sentono con il cuore, Ellen, e poiché lui il mio lo ha distrutto, non posso pił provare alcun sentimento nei suoi riguardi; né vorrei provarlo, nemmeno se lo vedessi gemente a patire da questo momento fino al giorno in cui morirą, e anche se versasse lacrime di sangue per Catherine!
Talvolta ci facciamo prendere dalla compassione per creature incapaci di provare sentimenti sia per se stessi che per altri.
Io gli ho dato il mio cuore, e lui lo ha preso e lo ha stretto crudelmente fino a ucciderlo.
Non gli dirņ quanto lo amo, e non perché sia attraente, ma perché č per me pił di quanto lo sia io stessa.
[...] E mi domandavo stupito come mai, come mai qualcuno potesse fantasticare d'inquieti sonni, per coloro che dormivano in quella terra tranquilla.
I miei vecchi nemici non mi hanno battuto: questo, anzi, sarebbe il momento preciso di vendicarmi sui loro discendenti. Potrei farlo, nessuno potrebbe impedirmelo... Ma a che scopo? Non ho voglia di colpire. Non mi sento neppure di alzare una mano. Si direbbe che io abbia lavorato tutti questi anni solo per far mostra, in ultimo, di un bell'esempio di magnanimitą. Ma non č cosģ, no: č che ho perduto la facoltą di godere della loro distruzione, e son troppo pigro per distruggere senza motivo.