Scritta da: Daniele
Ho tanto di quello caos in testa, che l'universo in confronto sembra più ordinato.
Composta lunedì 15 giugno 2015
Ho tanto di quello caos in testa, che l'universo in confronto sembra più ordinato.
Il bello di quando si è ubriachi è che tutto sembra dimezzarsi, come dolori e pensieri. Sembra quasi che essi si allontanino come un boomerang, il quale al suo ritorno ci ritrova storditi ed incapaci di incassare il colpo.
Mi mette ansia pensare al futuro, in pratica siamo tutti già morti in attesa che ci facciano il funerale.
Ho un look diverso adesso, indosso me stesso e non mi va più stretto.
Chi se n'è andato quando pioveva, non c'è mai stato nemmeno quando nella tua vita c'era il sole.
Dove le labbra tacciono, gli occhi aprono bocca.
La loro storia si spense, rimasero al buio.
Scelsero silenziosamente di non guardarsi più negli occhi.
Le persone vogliono sentirsi parte di qualcosa, rivedersi in una canzone, rivedersi in un personaggio di un libro, in un film. Vogliono sentirsi parte di qualcosa, perché forse in fondo non si sentono parte di niente.
Non ho mai vestito mentite spoglie, che tanto chi sei viene a galla quando la ragione ubriaca dorme.
Quando odiare è un abitudine, la solitudine diventa di routine.