Scritta da: Absenthia
in Frasi & Aforismi (Vita)
Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
dal libro "Storie di ordinaria follia" di Charles Bukowski
Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
Presi la bottiglia e andai in camera mia. Mi spogliai, tenni le mutande e andai a letto. Era un gran casino. La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d'orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d'azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta. Io l'avevo fatta da un pezzo, la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.
La mosca stava ancora camminando sulla scrivania. Arrotolai il "Racing Form", le diedi un colpo e la mancai.
Non era la mia giornata. Né la mia settimana. Né il mio mese. Né il mio anno. Né la mia vita. Accidenti.
Solo i poveri conoscono il significato della vita; chi ha soldi e sicurezza può soltanto tirare a indovinare.
Questa vita è una puttana e probabilmente mi spezzerà il cuore, ma cazzo, sono innamorato. Va così, rhum e pera, perché ci sono dei momenti forti che ti lasciano l'amaro in bocca, e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha la vita.
Ti ho dato tante di quelle occasioni che avresti dovuto portarmi via parecchio tempo fa.
Comunque tutti finivano per crepare, era un dato di fatto. Niente di nuovo. Il problema era l'attesa.
Dietro quel seno, quelle labbra da baciare al sapore di pesca, si chiudeva a chiave e si portava dentro una piccola dispettosa bambina di cinque anni, lei che non voleva crescere, che non aspettava altro che le rimboccassero le coperte calde. Lei era magia incompresa, ma io l'avevo capita.
Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.
Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte.