Ognuno di noi ha un sentiero da seguire nella propria vita; per alcuni è visibile per altri no. Il sentiero dove conduce l'esistenza di ognuno va ricercato, desiderato, perseguito e sollecitato in ogni istante della nostra esistenza poiché "non essendo visibile a tutti" è possibile cadere e farsi molto male. Il sentiero della nostra vita non è scritto in nessun libro ne tantomeno affidato al caso: è insito nei nostri comportamenti, nelle nostre azioni quotidiane, nel nostro modo di vivere la vita che ci è stata concessa; la somma di tutti questi elementi, se si è stati vigili ed attenti, marcano le linee guida della strada che stiamo percorrendo dove, forse, un giorno qualcuno potrà chiamare nel modo più nobile che esista: il sentiero della nostra vita!
Fare l'amore è una cosa: saperlo fare, un'altra. Fare sesso non è ne l'una e nell'altra cosa: meglio un bel libro: regala emozioni autentiche che almeno durano nel tempo.
Lacerami il cuore con la Tua fendente passione; Brucia le mie carni con il Tuo profumo suadente, Sconvolgimi l'esistenza con la Tua perturbante sensualità; Fuorvia i miei pensieri entrando nei miei sogni; ... alla fine... Guariscimi con il Tuo sapore; Amami fino a struggerti; Godi ogni istante di Noi; Consuma la poesia con la Tua fantasia; ... alla fine... Io e Te saremo: Io "vene", Tu "sangue" che mi scorre dentro.
L'essere "inutile" è ciò che ti sovrasta: l'esistenza stessa dell'esistere disarma e attrae. Noi, umili mortali, abbiamo sempre bisogno di esultare l'esistenza: nel momento in cui subentra, invece, la condizione di sopravvivenza non esistiamo più. "Vivere per far vivere"; essere per poter coesistere; tutto è inutile, tutto è essenziale. La presenza sovrana di Dio è... esistente? Tutto è il contrario di tutto. Il mondo è sottoposto al martirio perpetuo dell'uomo; essere uomo sovrasta l'esistenza. Il dubbio dell'uomo è lo stesso dell'uomo e divide sempre il mondo in equazioni persistenti: l'inutilità e l'essenziale.