Non ero a conoscenza che questa frase idiomatica dalle parole sagge di animo nobile, fosse di Antonio Cuomo, poeta salernitano. Ella reca echi lontani nel tempo.
Il suo assunto è a fondamento per la comprensione di un principio caro agli antichi Greci, volto ad arginare l’irrequieta mente umana, la quale, con duro, tenace cipiglio e caparbia ostinazione, rende fisso il desiderio su aspetti della realtà non consentiti agli esseri umani, perché confliggono col volere statuito, incrollabilmente, dagli Dei.
Alcuni fenomeni sono ascosi all’uomo e reiterarli potrebbero condurlo alla rovina irreparabile o alla decomposizione dell’animo.
Il suo assunto è a fondamento per la comprensione di un principio caro agli antichi Greci, volto ad arginare l’irrequieta mente umana, la quale, con duro, tenace cipiglio e caparbia ostinazione, rende fisso il desiderio su aspetti della realtà non consentiti agli esseri umani, perché confliggono col volere statuito, incrollabilmente, dagli Dei.
Alcuni fenomeni sono ascosi all’uomo e reiterarli potrebbero condurlo alla rovina irreparabile o alla decomposizione dell’animo.