- Giulio: Marco che ci fai qua? - Marco: Papà io la amo! - Giulio: Bene sono contento... ma chi? - Marco: Ma come chi? Eva! Non me ne frega niente se sta con Alex e se aspetta un bambino da lui. Io la amo e glielo devo dire. - Giulio: Certo. [Gli appoggia una mano sulla fronte] - Marco: Papà non ho la febbre! - Giulio: Eh però.
[Pacey sta portando in braccio Joey nella sua camera poi la sdraia sul letto.] - Pacey: Eccoci arrivati. Casa, dolce... - Joey: Di già? - Pacey: Di già. Lo so che è un lungo viaggio dal soggiorno. - Joey: è stato divertente. Vedi, sono un'adorabile ubriaca. - Pacey: Lo è davvero, Signorina Potter. [Lui inizia a sfilarle gli stivali.] - Joey: Stasera ho parlato con tante nuove persone. Le persone mi amano. - Pacey: e loro ti amano quando tu dici loro i piccoli e sconci segreti dei tuoi amici. - Joey: Huh? - Pacey: Niente. Non preoccuparti. [Joey si sta quasi per addormentare e il tono della voce diventa sempre più basso.] - Joey: è stata una festa bellissima, Pacey. Fino al fracassarsi della tv. - Pacey: Si, non è stato bello. - Joey: Mi dispiace per la televisione. - Pacey: è tutto a posto. Capita. E forse mi ci stavo affezionando un po' troppo. - Joey: Ed è meglio di no. - Pacey: No. Ma sono contento che tu ti sia divertita. Te lo meriti. E lei è un'adorabile e saggia ubriaca, Signorina Potter. [Joey sorride e inizia a si spostarsi i capelli dal viso, prima che il braccio si pieghi di nuovo.] - Pacey: Quello che hai detto prima era giusto. Non lo ho mai fatto. Come potrei? Guardati. - Joey: Sai cos'altro non abbiamo fatto? [Joey si avvicina a lui e lo bacia.] - Joey: Ora è il tuo turno. [Joey si riaddormenta.] - Pacey: Sogni d'oro, Joey. [Lui la bacia sulla fronte e la copre con una coperta.]
[Suona il telefonino] - Eva: Pronto? - Marco: [silenzio]. - Eva: Pronto? Pronto? [Marco riaggancia e finge di parlare con lei] - Marco: Ciao Eva sono Marco, come stai? Io bene grazie... no non è vero non sto bene per niente, mi manchi e non so cosa fare. [Così dicendo scoppia a piangere]