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postato da , il
Camus, Kafka, Beckett, rimandi al cinema d'avanguardia (tipo Manuli) e poi, mentre l'inquadratura s'allarga minuto dopo minuto a simboleggiare l'apertura nei confronti degl'altri e della loro diversità, un pre-finale degno d'un "Don Matteo". La conclusione resta aperta, m'a quel punto è troppo tardi e l'equivocità regna sovrana. Col successivo film ("Io c'è", 2018), Aronadio sfocerà in una commedia che non s'azzard'a pungere.

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