Trama del film Gloria Bell

Per Jorge Luis Borges quattro sono le storie, quattro gli archetipi della letteratura (Iliade, Odissea, il mito di Giasone, il mito di Odino) a cui si rifanno tutte le altre e per tutto il tempo che rimane continueremo a raccontarle trasformandole. Per Nicola Lagioia di storie ne nascono sempre di nuove e diverse. Di storie insomma ce n'è per una vita intera. La sfida di Sebastián Lelio, autore cileno e faro della nouvelle vague cilena con Pablo Larraín, contempla e combina le due posizioni, rivisitando la scena di un film già girato. Cinque anni prima, Lelio realizza Gloria, commedia sferzante che alterna al verso malinconico un ritornello euforico come la canzone (italiana) del titolo. Hit di Umberto Tozzi del 1979, il regista ne fa l'inno e il colore di un film che oscilla tra afflizione e vitalità. Un'emozione paradossale a immagine della sua Gloria, una donna affamata di vita ma 'separata' e consumata dalla solitudine. Ma Gloria è anche il nome di Gena Rowlands nel film omonimo di John Cassavetes anche se la sua protagonista indossa il 'costume' di Dustin Hoffman in Tootsie.

Commenti

1
postato da , il
Una singola scena riassum'il film: una marionett'a forma di scheletro balla mentre la protagonista assist'allo spettacolo e s'identifica con essa. Ménage quotidiano d'una over cinquantenne fin troppo normale per interessare chi non esperisce il suo stesso tipo di problemi, ma incanta chi si ritrova in lei (a esempio Julianne Moore, onnipresente com'attrice e produttrice esecutiva). Una donna ch'affronta quel che le resta da campare con una strategia di sopravvivenza priva di scopi significativi. Abbastanza squallido.

Invia il tuo commento

Disclaimer [leggi/nascondi]

Guida alla scrittura dei commenti