Trama del film Cetto c'è senzadubbiamente

Terzo capitolo della trilogia dedicata a uno dei personaggi più celebri di Antonio Albanese, Cetto c'è, senzadubbiamente è diretto da Giulio Manfredonia come i suoi due predecessori, Qualunquemente e Tutto tutto niente niente, usciti rispettivamente nel 2011 e nel 2012. Albanese torna ancora una volta nei panni di Cetto La Qualunque, protagonista simbolo dei politici ciarlatani, ignoranti e corrotti, per raccontare la scoperta delle sue vere, nobili, origini in quanto figlio naturale di un principe. La rivelazione scuote profondamente il mondo di Cetto, che metabolizza la novità reagendo di conseguenza: niente più politica tradizionale, ora il nostro decide di proporsi direttamente come re e adotta un tenore di vita da monarca con conseguente sfilza di gaffe, grezzate e gag.

Commenti

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Satira sociopolitica che non diverte né fa riflettere. In giro ognuno propone le sue spiegazioni (è il personaggio più debole d'Albanese, la realtà ha scavalcato la parodia, Manfredonia è un pessimo regista e anche le gag memorabili sarebbero più consone a un format televisivo). Io non lo so e non sento la necessità di saperlo.

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