Commenti a Frase ID 38384
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postato da viky Tv, il
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postato da ifsdronzy, il
Nella poesia "La fontana malata", Aldo Palazzeschi riproduce il suono dell'acqua con onomatopee; la loro ripetizione ricorda il respiro affannoso di un malato.
In questo caso l'acqua è immagine di angoscia e sofferenza. Palazzeschi usa l'onomatopea per creare strofe di suoni bizzarri semplicemente per divertirsi. Oltre alle onomatopee sono presenti anche delle personificazioni: la fontana è malata e tossisce come se fosse una persona. Questa rinviene giù nel cortile e continua a perdere acqua mettendo ansia all'autore, infatti a volte sembra che smetta, ma poi rincomincia, aumentando sempre di più l'ansia. Ad un tratto sembra che non si riprenda più e per il poeta è come se fosse morta, ma dopo una lunga pausa riprende il suo dolore e quindi anche quello del poeta. L'autore è così stanco che decide di chiamare due servi e li manda a chiudere definitivamente la fonte, anche perché lui stesso si sente morire, ed è come se sente dentro di se lo stesso dolore che lei "prova".
La poesia è scritta con un italiano molto facile, anche se talvolta troviamo termini letterari come " romori" anziché "rumori". I suoni scritti in corsivo, mettono in evidenza i toni dell'acqua.
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postato da 4a don, il
bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!