Commenti a Frase ID 154607


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postato da , il
Vedi Margy, al commento #5 non ho affermato nulla. Ho solo posto una domanda... E me ne pongo ancora un'altra, sempre in relazione a quanto si dice: "É il nostro il compartamento giusto, o quello dell'animale?"

Insomma siamo sicuri che il nostro intelletto non sia un "demone" contro Natura?
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postato da , il
Ah! Ah! ... allora non sono l'unica...!! io non so neppure accendere l'interruttore della luce, per cui non appellarti a me !
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postato da bluedeep, il
Benissimo !! unlungo commento appena andato perso ... qualcuno mi può aiutare a " ripescarlo" ?
:-))
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postato da bluedeep, il
Ciao Sir Jo, sono certo che l' autore ti spiegherà dettagliatamente...
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postato da , il
Avevo già letto a suo tempo i commenti di Vincenzo, a volte concordo con lui, molte altre no, come in questo caso. Trovo nelle sue argomentazioni
un disincanto , cosa che non posseggo, pur applicando al massimo la razionalità, credo di poter dire di vedere le cose sotto altri punti di vista.
Nel ragionamento in cui mi ha preceduto Jo , ritengo che l'essere umano per quanto sia l'animale più aggressivo in natura è comunque dotato di
intelletto, capacità di ragionamento e sentimento. Ecco che stabilito questo si possono scindere le varie categorie nell'ambito della bontà.
La persona che si prodiga a dismisura nell'aiutare il suo prossimo, è senz'altro meritevole, anche se in questo caso anch'io vi riscontro una patologia santifica, nessuno ha il dovere di sacrificare la propria vita in nome del prossimo, ma se questa è una scelta ponderata e voluta non deve
essere demonizzata. Esiste poi la persona ''buonista'' quella che fa del bene non come fine , ma per gratificare il proprio IO , questo atteggiamento lo ripaga delle sue frustrazioni rendendolo importante all'occhio altrui. Infine c'è la categoria che ritengo sia ottimale cioè 'la persona buona d'animo'.
Questo tipo di persona non si nega ad un amico che gli chiede aiuto, all'occorrenza più compiere un'azione atta a sollevare l'afflizione altrui,
non cerca il modo di far del bene, ma se gli si presenta l'occasione di adopera nel limite che gli è possibile. Io  credo che nella discussione si sia fatta confusione tra altruismo e assistenzialismo.  Due concetti totalmente diversi, infatti sono anch'io del parere 'non dare un pesce all'uomo affamato ma insegnagli  a pescare''. Questo è ciò che penso.

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