Commenti a "La felicità è il granello di sabbia che..." di Giuseppe Freda


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Vorrei dire ancora una cosa, per dare conforto di verità ad una voce di estrema sensibilità: pur nell'iperbole di un improbabile ossimoro, Tina ha centrato IN PIENO l'ispirazione originale, che nasce innanzitutto da un amore sconfinato per la mia patria maestosa, il cielo stellato, che ho ammirato per notti intere di tutta la vita.
Ma c’è un altro amore. Per un’altra piccola “fabbrica di sogni”. Un grandissimo amore che sta per finire.
Due cuori, dal nulla di un granello di sabbia, hanno creato un miracolo, una stella... Che inesorabilmente, proprio nel  divenire miracolo, si è allontanata da loro, per sempre.
Voluta, creata dal nulla e incredibilmente…Perduta.
Utopia irraggiungibile... FELICITA’ ormai IN SE’, vivente di sua propria vita: stella che brilla di luce propria, pur in un DOLORE lacerante, da parte di quei due cuori che l’hanno partorita, e per ciò stesso perduta irrimediabilmente.
Due opposti contraddittori che incredibilmente si congiungono, in un gioco beffardo che non può essere se non irreale.
La verità è in quella stella. Che è in effetti un figlio. Un figlio di anime.
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Perbacco. Questo sito è superiore alle mie capacità di previsione; e vi assicuro che non sono scarse. Da un punto di vista meramente meccanico, vi si riscontra l'inquietante presenza di valutazioni senza tempo, effettuate sul pianeta Marte o ancor più lontano... ma poi scopri come queste eternità vengano attese in un universo tutto speciale..., giacché, nella dinamica degli eventi, accade ad esempio che queste 3 righe, rimaste qui da sole per circa 6 mesi o più,  d'improvviso, nel breve volgere d'un mattino, si allietino dell' elegante ronzio di piccole api pensose, tutte intente a coglierne il nettare, e scambiarselo per trasformarlo in miele... E ciò, proprio quella volta che hai dormito fino all'una del pomeriggio, stanco di una notte trascorsa in bianco, a tentare di quadrare inquietanti cerchi di anime...
   Perché la poesia, e l'arte in genere (anche disegnare bisonti e gazzelle sulle pareti di una caverna, come faccio io) , è nettare. Chiamato ad esistere perché ciascuna ape lo trasformi in miele.
   Il fenomenale non dell'arte, ma della nostra stessa struttura mentale (siamo noi la vera opera d'arte) è la circostanza che ciascuno vede il mondo (e quindi anche queste 3 righe) con un filtro diverso. Avete scoperto in esse significati reconditi che neanche avevo immaginato. Io avevo solo vissuto un'esperienza, e avevo scritto queste parole di getto, tanto tanto tempo fa. Neanche immaginavo potessero racchiudere significati tanto evocativi per voi, dolcissime fabbriche di sogni mie amiche.  : )))))))
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Credo che giosc abbia centrato il cielo.
Agatina, troppi ossimori !
Achtung
puoi perdere l'equilibrio!
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Semplice-mente:

Buttati a terra,
mettiti stesa, ecco così!
E' da distesi che si vede il cielo...
Guarda che bellezza!
Ti chiederai:
Perché non mi ci sono messa prima...
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Certo semplice mente,  se felicità e tristezza si miscelano bene.....si riesce anche a vivere bene il distacco!

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